Marco Amelia a giugno ha chiuso la sua avventura con il Milan e non è risucito a trovare una nuova squadra. Nessun progetto stimolante, nessuna sfida affascinante. Queste le motivazioni che l’hanno fermato temporaneamente. Lui stesso si è confessato a Panorama. “Sono senza squadra, ma è stata una mia scelta. Non nascondo il fatto che ho ricevuto delle offerte, ma non ero convinto. Non c’erano i presupposti. Non c’è stata intesa. Voglio precisare che ciò è accaduto perchè c’erano troppe persone che si volevano mettere in mezzo all’operazione. Magari con il club veniva trovata un cifra per il mio ingaggio, dopodiché questa somma veniva ulteriormente maggiorata in modo che determinate persone potessero ottenere dei guadagni da certe transazioni. Ho una mia etica personale e anche nel calcio ho sempre cercato di portarla avanti. Perciò ho preferito declinare certe richieste”.
Una scelta coraggiosa e abbastanza rara nel mondo pallonaro di oggi. Amelia, per quattro stagioni è stato, con alti e bassi, il secondo di Abbiati. A 32 anni la società rossonera ha preferito non rinnovargli il contratto, preferendogli l’affidabile Diego Lopez (anche se ha un anno in più dell’ex Livorno), con Abbiati secondo e Agazzi che si è ritrovato terzo protiere.
This post was last modified on 16 Ottobre 2014 - 16:17