Lunga intervista ad Alex nell’edizione odierna di Tuttosport. Il difensore del Milan, a quattro mesi dal suo arrivo in Italia, ha raccontato le sue sensazioni, affidando al quotidiano torinese segreti e speranze per la stagione in corso: “Sono stanco, ma felice. Non ho mai lavorato così tanto, in Italia sia tatticamente che fisicamente c’è un’attenzione particolare. Il mio obiettivo era quello di approdare in un grande club come il Milan, che ha una sua storia ed è conosciuto in tutto il mondo. Ben sapendo che avrei dovuto lavorare di più rispetto al passato. Perché in Italia, sia tatticamente che fisicamente, c’è un’attenzione tutta particolare. PSG? Volevo giocare e quando hanno preso David Luiz ho capito che non ci sarebbe stato più posto per me. Lui è più forte, lo batto solo nei colpi di testa”.
Quindi su Mister Inzaghi: “Non molla mai, pensa al calcio H24. E poi ci fa vedere un sacco di video, siamo sempre davanti alla tv per vedere e capire. Pippo giocatore me lo ricordo, l’ho affrontato con PSV. E’ lo stesso di allora: non si ferma mai. Allora gli avversari si studiavano meno, ma poi quando te lo ritrovavi di fronte capivi subito che tipo di giocatore fosse. Paragoni con Ancelotti? Lui punta molto sulla tranquillità, trasmette fiducia ed è un uomo di grande esperienza. Carlo sa quando c’è bisogno di alzare la voce e quando essere tranquillo. Inzaghi ha una voglia di vincere irrefrenabile”. Più in generale sulla difesa rossonera: “Una squadra come il Milan non può prendere i gol incassati contro il Parma. Ci sono degli errori individuali e di squadra. Stiamo lavorando per avere una buona intesa tra noi centrali, e ci vuole tempo.Ma siamo sulla strada giusta”.
Su Menez: “Il Milan gli ha dato fiducia, scommetto su di lui”. Aneddoti su Silvio Berlusconi: “Parla di tutto, non solo di calcio. Per questo lo ascoltiamo. Ha la straordinaria capacità di farci sentire un gruppo”. Infine sullo scudetto e i veleni dopo Juventus-Roma: “Sono le due squadre più forti e lotteranno fino alle fine per lo Scudetto. Le polemiche? In Italia si discute più che altrove, ma se Totti ha dei pensieri in testa è legittimo che li esprima, anche se possono creare altre tensioni”.