Basterà aspettare senza fermarsi, poi l’Azzurro tornerà presto. E di conseguenza l’occasione di riscattarsi personalmente dal Mondiale. Le apparizioni di Abate in Nazionale sono ferme al 20 giugno 2014, un precedente non proprio da ricordare: Italia-Costa Rica 0-1. E’ stato, dall’inizio alla fine, un punto fermo della gestione Prandelli, anche se ha rischiato di perdere il Brasile per “colpa” delle panchine di Seedorf. Adesso il presente dimostra che non ha ancora ottenuto un numero di bonus sufficienti per convincere Antonio Conte.
Questione di tempo, non solo semplicemente di un problema fisico. “Abate ha problemi alla caviglia, probabilmente non è stato chiamato per questo motivo. Non sembra, vedendolo, ma ha bisogno di una piccola sosta ai box. Francamente, sono un filo di parte, è uno dei migliori esterni d’Italia. Non si potrà non farlo giocare”. Le parole di Adriano Galliani, a San Siro dopo il Chievo, nascondono una informazione vera ma silenziosa, sicuramente non grave. Se Abate non scenderà in campo nel doppio impegno Azerbaijan-Malta lo si deve ad una scelta, fatta in anticipo rispetto alle frasi di sabato sera. Il nuovo CT ha preso tempo in merito al terzino rossonero, gli ha parlato fitto lo scorso 27 agosto, quando ha visitato a Milanello, palesando l’assenza totale di gerarchie precise e decise: spazio per tutti quelli che lo meritano. E Abate, oggi come non mai, è uno di questi. A livello assoluto, la Nazionale è vicina. Impeccabile nelle prime uscite del Milan di Inzaghi, presente, solido, attento, veloce e di qualità in attacco. Il lavoro pagherà, nella prossima sosta (metà novembre) possiamo già sbilanciarci sulla sua presenza.
I nostri lettori, intanto, nel gruppo Facebook SpazioMilan.it – Parliamone tra noi, si sono ricreduti e hanno dimostrato ampiamente il loro benestare per un Ignazio da urlo. Un IgNazionale.
This post was last modified on 8 Ottobre 2014 - 11:42