Destino beffardo, quasi una maledizione. Al suo arrivo al Milan, in molti hanno sottovalutato il gravissimo infortunio subito da Marco van Ginkel nella scorsa stagione. In campo Swindon Town-Chelsea, l’olandese viene schierato dall’inizio da Mourinho ma dopo soli 10 minuti l’incidente, colpa di una zolla mal posizionata: rottura del legamento crociato.
E’ rimasto fuori per 38 gare, 177 giorni ed è tornato dopo nove mesi. Troppo tardi per sperare nel Mondiale (mancato) in Brasile. Ieri van ginkel si è fermato ancora, ma con la maglia rossonera. E’ bastata mezz’ora a Empoli per procurarsi la distorsione alla caviglia destra con interessamento legamentoso. Non è un ko leggero. I pensieri più maligni, quel pessimismo misto fra ironia e verità in base alla formula (prestito secco) e proprio condizione fisiche del passato, oggi diventano coincidenze pazzesche. Swindon Town-Chelsea, 24 settembre 2013. Empoli-Milan: 23 settembre 2014. Van Ginkel si è rifatto male esattamente un anno (meno un giorno) dopo, ricorda SportMediaset. Allora, come al “Castellani”, Torres non solo era in campo insieme all’ex Vitesse, ma segnò poco dopo la sua sostituzione forzata. Un film già visto, quasi fosse “colpa” dell’attaccante spagnolo. Ovviamente, una provocazione.
Nei Blues il danno fu sicuramente non paragonabile a questo, il presente non nasconde una vera e propria emergenza. Di sicuro è un momento delicato per il ragazzo. E per il centrocampo del Milan.