Il discorso stadio va avanti ormai da parecchio tempo, in particolare nelle ultime settimane sembra aver preso un forte slancio grazie ai continui contatti fra la società rossonera e quella nerazzurra. L’incontro fra Barbara Berlusconi e Erick Thohir, tenutosi pochi giorni fa, è soltanto il primo in programma.
Una panoramica generale ed interessante ci è stata offerta da un esperto in materia di economia sportiva e business, Marco Bellinazzo. Il giornalista de Il Sole 24 Ore è stato contattato telefonicamente durante la nuova puntata odierna di “SpazioMilan” in onda su Top Calcio24 e WingaTv. Dopo aver evidenziato il fatto che entrambe le società milanesi vogliono rimodernare San Siro in vista della finale di Champions League del 2016, puntando quindi a dei ricavi nel medio-breve periodo diminuendo i posti dentro lo stadio e ampliando i negozi attorno alla struttura, Bellinazzo si è soffermato anche sul lato economico dell’operazione e della situazione attuale complessiva.
“Milan e Inter pagano 4 milioni l’anno per giocare a San Siro. Costruire un nuovo stadio significa anche evitare questi costi, ma soprattutto il business ruoterebbe attorno a ciò che costruisci attorno allo stadio. Non basta lo slogan ‘stadio di proprietà’ per avere maggiori introiti, bisogna effettivamente farlo”. L’iter da seguire è molto lungo, basti vedere l’esempio riguardante club come Udinese, Roma e Fiorentina.
In futuro, Milan e Inter vorranno uno stadio di proprietà, resta da vedere chi riuscirà a costruirne uno nuovo e chi invece manterrà San Siro, con i dovuti cambiamenti strutturali. Conclude Bellinazzo: “Vendita quote? Non ci sono evoluzioni, per eventuali soci di minoranza. Il discorso cambia se parliamo di soci industriale, cioè di un socio che vuole dare una mano anche, per esempio, nella costruzione dello stadio. Soprattutto nell’ottica del Fair Play Finanziario, questa strada potrebbe essere percorribile ma non è facile. Uno stadio che renda deve avere 60 mila posti e i costi sono elevati, per questo il Milan si sta vedendo attorno. Il modello Juventus adesso, in Italia, non è più percorribile”.
Una decisione importante per il futuro del club deve essere presa quanto prima, insomma. Investire una certa cifra sullo stadio e ciò che lo riguarda forse potrà influire sul rendimento sportivo della squadra, ma i risultati (sia da un punto di vista economico che strettamente calcistico) arriveranno: l’esempio Juventus ne è la prova lampante.
This post was last modified on 1 Ottobre 2014 - 20:52