Probabilmente Francesco Serafino è già un predestinato. Attaccante classe’97 cresciuto a Fuscaldo, è il secondo italiano di sempre a giocare nel Boca Juniors. Proprio come Nicola Novello, anche lui fuscaldese di origini, che circa 50 anni fa divenne il primo italiano a vestire la casacca della prestigiosa squadra argentina. Francesco si è trasferito in Argentina per seguire il lavoro del padre, musicista e cantante. All’inizio non è stato facile, come confessa in un’intervista a Goal Italia, lasciare il proprio paese e gli amici. Soprattutto se la città è Buenos Aires e il “barrio” è Fuerte Apache, quello dove è cresciuto Carlitos Tevez, un idolo per i ragazzi del posto ancor più di Messi.
La vita nel barrio ha temprato la personalità di Francesco che gioca ora con una maggiore grinta calcistica. “Vivere lì ha cambiato in parte anche il mio modo di giocare. Fuerte Apache è ricco di contraddizioni, ma la gente è molto solidale, questa è la cosa che più mi ha colpito“.
Un talento in erba quello di Francesco che prima del trasferimento in Agentina era già stato notato dalla Reggina e dalla Roma. “Conti mi fece provare una settimana a Trigoria per valutarmi insieme agli altri e alla fine mi ha preso“. L’esperienza di Roma è stata il trampolino di lancio per la carriera calcistica di Francesco e di essa ne conserva solo ottimi ricordi. Ora la nuova sfida tra le fila del Boca Juniors nonostante in Italia aumentino le pretendenti interessate al giovane attaccante, su tutte Juventus, Torino e Milan.
This post was last modified on 23 Settembre 2014 - 12:40