La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha analizzato gli episodi controversi di Parma-Milan, evidenziando i tanti errori commessi dall’arbitro Massa: “Massa è considerato uno dei talenti migliori tra i fischietti italiani. Sarebbe sbagliato metterlo in discussione per una serata particolare, con diverse decisioni prese sul filo dei centimetri, una interpretazione buonista della regola sulla chiara occasione da gol e per la severità mostrata in un paio di ammonizioni. Che sia una gara non comune lo si capisce dal rigore dato al Milan in chiusura di primo tempo: Menez brucia in velocità Lucarelli che usa il braccio per fermarlo. La trattenuta è evidente, ma si ferma ai bordi dell’area. Il francese va giù sullo slancio, ma è già in caduta quando subisce un successivo tocco sul piede (ininfluente) all’interno dell’area. L’arbitro non ha dubbi: giallo al difensore e indica il dischetto. Per noi le cose andavano gestite in modo diverso: il rigore in realtà è una punizione dal limite, mentre Lucarelli meritava il rosso perché Menez aveva tutto per cercare la via del gol. Sul resto, giallo a Bonera (fallo tattico su Cassano) e Felipe (da dietro su Menez); graziato Acquah autore di una brutta entrata su Bonera. Nella ripresa: ancora centimetri, ma questa volta è corretta la scelta di Massa perché Bonera para appena fuori area il tiro di Jorquera. Secondo giallo inevitabile per il capitano del Milan. Non c’era, invece, il rosso di Felipe (doppia ammonizione): in realtà non tocca Menez. Ok i gialli per De Jong e Acquah“.