Le prime cinque giornate di campionato volgono al termine, questa sera giocheranno gli ultimi due posticipi e anche questo turno sarà poi archiviato. Lo è però per il Milan che ieri, di scena a Cesena, ha impattato sull’1-1, con Rami che ha risposto alla rete iniziale di Succi.
Il bottino delle prime cinque partite recita otto punti, frutto di due vittorie, una sconfitta e due pareggi. Il rammarico c’è, soprattutto quando si pensa che dopo la sconfitta contro la Juventus (che, dati i valori complessivi, poteva anche starci), i rossoneri non sono riusciti ad avere la meglio su due neopromosse come Empoli e Cesena appunto. Sulla carta avversarsi abbordabili per il team di Inzaghi, magari pure pronto a non subire altre reti dopo averne incassate ben sei nelle prime tre giornate; e invece, sono arrivati solo due punti, con altre tre reti subite.
Il dato più importante, comunque, è che rispetto alle prime cinque giornate della scorsa stagione, il Milan si ritrova con tre punti in più. Verona, Cagliari, Torino, Napoli e Bologna furono le avversarie: rispettivamente, sconfitta, vittoria, pareggio, sconfitta, pareggio (con i sardi ed i partenopei, i rossoneri giocarono a San Siro). Dieci le reti subite, dieci quelle fatte: perfetta parità per una squadra che, sin dall’inizio, cominciava a dare l’impressione che avrebbe disputato un campionato non consono al blasone della società.
Piccola parentesi: con l’arrivo di Seedorf a gennaio il Milan, nelle prime cinque giornate con l’olandese in panchina, riuscì a riprendersi conquistando ben dieci punti, frutto delle vittorie su Verona, Cagliari e Bologna, del pareggio con il Torino e della sconfitta con il Napoli al San Paolo. Due punti in più se paragonati a quelli conquistati dai rossoneri di Inzaghi.
Nel complesso, le sensazioni, quelle che si percepiscono dal Milan di Inzaghi, sono differenti, almeno per ora: un Milan altalenante sì, ma con voglia di lottare fino alla fine.
This post was last modified on 29 Settembre 2014 - 14:27