“Sento forte lo stimolo di dimostrare a tutti quale sia il mio reale valore. Per questo motivo mi sono messo subito a disposizione della squadra, una squadra che ha cominciato a crescere. Siamo convinti di smentire chi non crede in noi. Il sinistro è diventato quasi… come il destro. Ma non voglio certo fermarmi qui: sarebbe un errore di presunzione, che credo nessun giocatore possa permettersi. Stiamo costruendo un progetto nuovo, a livello di gruppo. In questo progetto voglio essere uno dei protagonisti, dopo un anno, ripeto, molto complicato per me“. Queste alcune delle parole rilasciate da Jeremy Menez a “Forza Milan!“, il mensile ufficiale rossonero.
L’attaccante ex PSG si è esposto anche su Inzaghi: “Le sue prime frasi hanno subito mostrato la totale fiducia che riponeva in me. Sono state parole importanti che mi hanno conquistato. Io posso rendere al meglio, soprattutto se tecnici e compagni credono che io sia importante per la crescita e i successi del gruppo. Quando abbiamo finito l’incontro, ho telefonato al mio procuratore e gli ho detto di trovare presto un accordo, perché il Milan sarebbe stata la soluzione ideale per me“.
L’allievo e il maestro, Inzaghi e Ancelotti: “Un elemento che sicuramente li unisce è la passione per il calcio. Per me Ancelotti è stato quasi come un padre, una persona d’oro. Io non posso che augurare al nostro mister di ricalcare le orme di Carlo. Mi sembra di aver già intravisto delle qualità importanti come la cura dei particolari, la totale concentrazione sul lavoro, il dialogo con il gruppo. Tutti elementi fondamentali per diventare un grande tecnico“.
Infine, sulla Champions: “È veramente la musica più bella. La voglio risentire presto, perché ti regala sensazioni indescrivibili“.
This post was last modified on 18 Settembre 2014 - 00:30