Giocondo Martorelli si è sempre mosso nell’ombra, ma da lunedì, dopo che ha chiuso probabilmente la più grande operazione della sua carriera da dirigente, può definitivamente uscire allo scoperto per raccontare l’intera vicenda che ha portato Giacomo Bonaventura al Milan. “Ieri, – dice ospite negli studi di Sportitalia -, s’è coronato il suo sogno di arrivare in una grande squadra. E’ un ragazzo che in questi anni ha dimostrato di crescere con continuità, sa che ora avrà davanti un ostacolo importante. Giocare in una grande squadra è difficile, ma con l’impegno si ritaglierà il suo spazio anche per essere considerato da Antonio Conte. La nazionale è l’obiettivo di ogni giocatore. Pianto? Sì, s’è commosso, non era abituato ad una giornata così stressante, tesa, di tensione. Quando è arrivata la chiamata di Galliani, che ha detto venite e concludiamo… ed anche Marino è stato veloce a chiamare Galliani dopo che l’affare Biabiany era saltato. Inter? I dirigenti volevano fare l’operazione al di là dell’addio di Guarin, ma Ausilio mi ha detto che doveva sentire la proprietà, il presidente Thohir che non era in Italia…”.
This post was last modified on 3 Settembre 2014 - 01:10