Nell’incontro valido per l’anticipo del primo turno infrasettimanale della Serie A 2014/2015, il Milan fa tappa al Carlo Castellani di Empoli. Reduci dal pari esterno raccolto a Cesena, che ha fruttato il primo punto in classifica, quella toscana è una squadra grintosa e motivata, che sopperisce alle proprie carenze tecniche mettendola sulla corsa e sull’aggressività. Dal punto di vista tattico, gli uomini allenati da Maurizio Sarri si schierano con un 4-3-3 di movimento, che può diventare un 4-3-1-2 o un 4-3-2-1, mirato a conferire importanza alla fase di non possesso e alle ripartenze e ad assicurare densità e intensità.
Punto di forza: Rugani; ripartenze.
La retroguardia azzurra è composta da giocatori giovani e promettenti, che annoverano nel loro repertorio buone qualità e che sono in grado di garantire solidità ed efficacia. In merito, il fiore all’occhiello della difesa toscana è Daniele Rugani. Dotato di grande forza fisica e di un ottimo stacco di testa, il centrale classe ’94, in comproprietà tra Empoli e Juventus, è abbastanza bravo anche a comprendere lo sviluppo delle azioni, risulta agile nello stretto ed elegante nei movimenti. Promessa. Inoltre, come già accennato, l’Empoli si esprime al meglio coprendosi e giocando di rimessa. In questo modo, vengono esaltate le qualità del tridente offensivo, che dovrebbe composto da Francesco Tavano, classe ’79 ma ancora in grado di rendersi pericoloso, e dalle promesse Simone Verdi e Piotr Zielinsky, rapidi, tecnici e capaci di esaltarsi in presenza di spazi, in contropiede.
Punto debole: il centrocampo.
Il reparto in cui l’Empoli fa più fatica è di certo la mediana. I centrocampisti toscani non presentano abilità nella fase di costruzione e, pur correndo alla follia e cercando di tappare tutte le falle della zona nevralgica del terreno di gioco, mancano di senso tattico e, sul lungo andare, zoppicano anche in interdizione. In merito, l’unico uomo efficace con continuità in fase di rottura è il giovane Matìas Vecino, classe ’91, di proprietà della Fiorentina. Gli altri centrocampisti, pur dando il massimo, incontrano problemi riguardanti il posizionamento, faticano a impostare e, nella ripresa, una volta terminata la benzina, iniziano a perdere i contrasti in mediana, a non fornire un adeguato filtro e a non proteggere a sufficienza il quartetto arretrato, concedendo spazi tra le linee e potenziali occasioni.
Giocatore chiave: Francesco Tavano.
Nonostante i trentacinque anni già compiuti, il fantasista campano è il fulcro del gioco dell’Empoli. Dotato di esperienza e di un bagaglio tecnico rilevante, Tavano ha personalità, inventiva e qualità balistiche. Malgrado nel corso delle prossime settimane possa incontrare un periodo di appannamento, al momento, si trova in discreta forma: se fosse in serata, potrebbe rappresentare il lume dell’Empoli e, con qualche giocata intelligente o con qualche conclusione dalla distanza, metterci in difficoltà.
This post was last modified on 11 Novembre 2014 - 22:12