Dal 1998 ha cambiato ventuno squadre. E’ Dan Ito, centrocampista giapponese che vanta un bizzarro record: ha giocato in una quindicina di Paesi asiatici, dal Vietnam alla Mongolia passando per le Filippine e la Cambogia. “In realtà ho un piano preciso – spiega il giocatore ormai 38enne -. Tutto è cominciato quando, nel 1999, il Vegalta Sendai, in Giappone, non mi ha rinnovato il contratto. Ho letto che a Singapore cercavano giocatori e lì è cominciata la mia avventura“. E ancora: “Mi piace scoprire culture diverse dalla mia. E voglio diventare esperto di calcio asiatico, per un futuro da commentatore tv o da intermediario. E quindi ho stabilito: mai più di un anno nello stesso Paese e nessun contratto firmato prima di trasferirmi. Arrivo sul posto e cerco un ingaggio, al limite chiedendo a chi vedo giocare per strada. E mi impongo un budget di 1000 dollari, che debbono bastarmi finché trovo un club, così mi metto pressione“. Rivelazioni: “Mi sono trovato a disagio in India, dove il presidente decide chi va in campo e chi no, mentre un’esperienza positiva l’ho vissuta alle Maldive, con il Club Valencia. E’ un calcio in crescita, anche se ci sono solo due campi di allenamento e uno per le partite. Il contratto prevedeva che potessi risiedere in un resort a patto che la squadra vincesse. Mi ricordo uno svedese che giocava lì durante le pause del suo campionato, un buon modo per tenersi in forma. Altri calciatori europei si accordano con il club e lasciano gli alberghi solo per le partite, non si allenano tutti i giorni…”. Adesso gioca nel Lao Toyota col numero 99.