Kakà è tornato a parlare della sua mancata convocazione a Brasile ’14. L’ex numero ventidue rossonero non ha nascosto il rammarico, per la mancata chiamata di Scolari. Ecco, in merito, le sue parole: “Per numero di partite e qualità, ho giocato con continuità e senza infortuni. Se questo fosse sufficiente o no, era qualcosa che doveva decidere il tecnico, che era Felipao”.
E ancora: “Ho fatto tutto quanto era in mio potere: ho cambiato club, ho sempre avuto professionalità ed ho lavorato duramente per avere una certa regolarità con il Milan, per vedere se quel premio arrivasse. Non è arrivato, ma ho fatto tutto ciò che era possibile”.
Infine, sul calcio brasiliano: “Il calcio ha bisogno di pianificare e organizzare meglio tutti gli aspetti. Poi questo si rifletterà sulla nazionale. La selezione è una cosa e il calcio brasiliano è un’altra, ma alla fine entrambi finiscono per interagire. Per il calcio, questa sconfitta è un avvertimento, a dimostrazione che il calcio brasiliano è in ritardo rispetto ad altri paesi“.