>I due punti lasciati al Manuzzi non sono ancora stat digeriti dai tifosi rossoneri in questo lunedì mattina. La squadra, soprattutto nella ripresa, non ha prodotto quella pressione decisiva che serviva per fare bottino pieno. Uno degli elementi positivi è stato sicuramente Giacomo Bonaventura. L’ex Atalantino è partito titolare, a sinistra, nei tre dietro Torres: grande corsa, aiuto ai centrocampisti e molta qualità in avanti.
Jack non esita mai e prova sempre a creare l’occasione saltando l’uomo, risultando spesso l’uomo più pericoloso. Ieri gli è mancato solo il gol (che aveva anche trovato ma l’arbitro ha fermato tutto per un fuorigioco di Torres), ha sfiorato la traversa a fine primo tempo e nella ripresa ha chiesto invano un rigore che poi dalla moviola sembrava esserci. I suoi inserimenti e i suoi tagli verso il centro creano sempre scompiglio alle difese avversarie, ed è per questo che Inzaghi non riesce a fare a meno di lui. L’impatto con il Milan è stato impressionante: dalle lacrime umane e bellissime al momento della firma, al gol all’esordio a Parma, fino alla rimonta di Empoli, partita con il suo ingresso. Bonaventura sta giocando tanto e bene e si sta dimostrando un acquisto più che azzeccato da parte della dirigenza. Quasi insostituibile, talmente importante che nell ultime due partite ha “soffiato” il posto a El Shaarawy, rimasto a guardare i compagni sia a Empoli che a Cesena. Il non utilizzo del Faraone non è ancora un caso ma qualche dubbio lo sta creando. I due per ora sembrano alternativi ma potrebbero tranquillamente giocare insieme, il numero 28 è molto duttile e ha dichiarato di non aver nessun problema a giocare sull’altra fascia. In quel caso il sacrificato sarebbe Honda, che però ha iniziato la stagione come meglio non si potrebbe.
Insomma, SuperPippo davanti ha tante scelte, tutte di qualità. Fino ad ora il sacrificato è l’ex Padova che in estate invece era dato come punto fermo e titolare inamovibile del nuovo progetto. La concorrenza è tanta, Bonaventura si è presentato nel miglior modo, ai tifosi e nello spogliatoio, rinunciare alla sua freschezza adesso sarebbe un sacrilegio, il mister l’ha capito e l’ha addirittura messo davanti a un Faraone.