Queste le dichiarazioni rilasciate da Silvio Berlusconi, presente oggi a Milanello alla vigilia di Milan-Juventus, in esclusiva a Milan Channel.
Il presidente del Milan ha stretto la mano a Cristian Brocchi, allenatore della Primavera, e Stefano Nava, tecnico della Berretti, e, insieme all’AD Adriano Galliani e al responsabile del settore giovanile Filippo Galli, ha incontrato e parlato alle due formazioni rossonere. I ragazzi hanno specificato a Berlusconi nome, cognome e ruolo in campo. Interessante il passaggio con il centrocampista (classe ’98) Manuel Locatelli: “Ho sentito parlare di te, dicono che sei molto bravo”. Questo il discorso integrale tenuto ai giovani rossoneri: “Voi siete le speranze del futuro, per l’Italia e per il Milan. Ciascuno è arbitro della propria sorte e della propria fortuna, se uno vuole una cosa e ci crede fortissimamente, a quello cosa ci arriva. Non bisogna lasciarsi demolizzare se al primo, secondo o terzo tentativo non ce la si fa: volendolo, e mettendosi degli obiettivi ambiziosi, alla fine si riesce a fare molto bene. La vita è come la scuola. Se uno punta al 10, probabilmente arriva all’8. Se uno punta all’8, conquisterà un 6 o un 7. Se uno si accontenta del 6, difficilmente che passi e arriva alla sufficienza. I vostri desideri devono essere chiari”.
Ecco, invece, le parole di Berlusconi sulla Prima Squadra e sulla sfida di domani sera: “Dal 2003 al 2007 abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere nel Mondo, e siamo la squadra più titolata al mondo. Io penso che tra 2-3 anni, mettendo a punto la rosa, possiamo ritornare dove meritiamo: protagonisti in Italia, in Europa e nel Mondo. Ho parlato ai giocatori e gli ho detto che domani non è importante ma fondamentale perché se giocano bene, convincono e battono la Juventus le delusioni degli ultimi due anni si dimenticano e i tifosi si riavvicineranno a noi completamente”.
This post was last modified on 20 Settembre 2014 - 09:38