Qualcuno dice che è solo un caso, altri invece sostengono che dietro ci sia dell’altro. Il i numeri sono lì, davanti agli occhi, lapalissiani: il Milan segna di più col falso nueve (Menez, ndr) che rispetto al centravanti puro (Torres, ndr). Un’analisi che probabilmente non deve limitarsi a includere gli attaccanti, ma che dovrebbe anche integrare gli esterni offensivi e tutti quei centrocampisti che, a secondo del modulo, hanno più o meno spazio in avanti. Ma andiamo nel dettaglio.
Il Milan in tre partite (Lazio, Parma e Juventus) col falso centravanti ha segnato 8 gol in tre gare, mandando in rete ben cinque giocatori. Le prestazioni della squadra con questo sistema di gioco sono sempre state brillanti, escluso il match casalingo contro la Juventus, piene di gol e soprattutto con undici giocatori sempre in movimenti per infilarsi negli spazi lasciati vuoti da Menez. Con Torres boa in attacco, invece, i rossoneri hanno giocato due partite contro due squadre più che abbordabili (Empoli e Cesena), realizzando 3 gol ad opera di tre giocatori diversi. Ma quello che più preoccupa è l’incapacità di cambiare marcia quando si doveva accelerare (nel secondo tempo contro Empoli e Cesena), quando la squadra doveva trovare la gol della vittoria: proprio lì sono mancati gli spunti vincenti delle prime partite.
Due sistemi di gioco diversi, con caratteristiche molto differenti che in questo primo mese di campionato hanno dato frutti alterni. Falso nueve o non falso nueve, questo è il dilemma: caro Pippo sta a te, adesso, trovare l’alchimia giusta per tornare a vincere. E col Chievo in casa è vietato fallire.
This post was last modified on 30 Settembre 2014 - 21:10