Passi in avanti, ma il risultato non cambia: 2 gol presi e sconfitta numero 3 su 3. Contro il Liverpool, comunque, si vede il miglior Milan della Guinness Cup: ci voleva poco è vero, ma l’atteggiamento della squadra di Inzaghi, specie nella ripresa, lascia ben sperare. Unità, corsa, pressing e azioni logiche. Non è tutto da buttare. Le pagelle.
NIANG: sempre più disciplinato, ma ancora troppo solista. E’ il migliore in campo, attacca e dà una mano anche in fase di non possesso: non perde tempo, resiste, viene cercato e gioca bene. Mai banale, veloce e di qualità. Sta (ri)conquistando la fiducia dei compagni ed iniziando a convincere per davvero. Una delle note più liete d’America. TOP
SAPONARA: si fa rispettare, è finalmente tosto e sul pezzo. Misurato negli inserimenti e lodevole nei diversi recuperi di cuore e polmoni, la dimensione della mezz’ala non è sbagliata. Sufficienza piena, affamato e presente. TOP
ABBIATI: prima di oggi aveva giocato solo 45’ con il Monza, la mancanza si è sentita: giusto ammetterlo. Ha fatto il possibile (senza riuscirci) per evitare l’1-0, è grande nel parare il rigore del possibile bis del Liverpool quando la paura della goleada stile Manchester City iniziava a farsi sentire. Rimane il numero 1 più affidabile. TOP
ESSIEN: l’esperimento da regista, una delusione. Non sorprende la sua prestazione sottotono, ok provarlo ma questa è la dimostrazione di un giocatore poco sensato per le esigenze di Milan, soprattutto, ed Inzaghi. FLOP
RAMI: il fallo da rigore è francamente incocepibile, una sentenza per una condizione fisica davvero al minimo. L’impegno non manca, il resto quasi tutto. La strada per guidare la difesa rossonera è più lunga del previsto. FLOP
PAZZINI: ha festeggiato il compleanno senza graffiare mai, zero tiri verso lo specchio. E’ in salute, il nuovo modulo però fino adesso lo sta limitando più che liberare. Una tournée non proprio da ricordare. FLOP
This post was last modified on 3 Agosto 2014 - 03:01