E’ domenica 24 maggio. A San Siro, il Milan ospita la Roma, nell’incontro valido per la penultima di campionato. Incontro importante. In caso di vittoria o di pareggio, scontro tra Fiorentina e Lecce (che giocano in contemporanea) permettendo, i rossoneri raggiungerebbero in maniera aritmetica quel terzo posto che consentirebbe l’accesso alla fase a gironi di Champions League. Pomeriggio caldo, in tutti i sensi.
La Roma parte forte e, al 26′, passa in vantaggio grazie a un calcio di punizione di Riise che, dal limite dell’area, lascia partire un sinistro che si infila sotto il sette. Il Milan reagisce e, a più riprese, sfiora l’uno a uno. Uno a uno che, tuttavia, arriva al 75′: Kakà si accentra dalla fascia destra, crossa in mezzo per Inzaghi, che colpisce a rete. Il portiere della Roma, Artur, respinge in qualche modo. Sulla ribattuta, si avventa Ambrosini che, di potenza, firma il gol del pareggio. Sospiro di sollievo. Ma la gara non è ancora terminata.
Al 76′, Spalletti sostituisce Vucinic con Menez. La svolta. La chiave. Mossa vincente. Al suo primo Milan-Roma, il francese entra e, con un quarto d’ora da applausi, cambia le sorti della partita. A dieci minuti dalla fine, grazie a un’azione di rimessa condotta al meglio, Menez supera Favalli in velocità e batte un Dida poco attento e reattivo con un sinistro angolato: due a uno per la Roma. Addio, terzo posto anticipato? No, tutt’altro!
Dopo meno di un minuto, grazie a un inserimento da manuale, Ambrosini spinge in rete un cross basso di Kakà: è il gol del due a due. La gioia per il pari, che significherebbe qualificazione in Champions League, dura poco meno di quattro minuti. Su punizione, agevolato dal fatto che la barriera rossonera si sia disunita e che i riflessi di Dida abbiano lasciato a desiderare, Totti lascia partire un destro vincente: tre a due per la Roma. L’assedio finale del Milan, in dieci per l’espulsione di Ambrosini, che protesta in maniera animata a causa di un calcio di rigore non concesso, non porta frutti: vince la Roma.
I rossoneri, a seguito dell’uno a uno tra Lecce e Fiorentina, non sono ancora sicuri del terzo posto. Festa rovinata per Paolo Maldini, a fine partita protagonista di screzi con alcuni tifosi, alla sua ultima gara a San Siro. Qualificazione in Champions League rimandata alla settimana successiva, nello scontro diretto con la Fiorentina. Per blindare la terza posizione, il Diavolo dovrà evitare di perdere con più di un gol di scarto.