Giovanni Galli, ai microfoni di Milan Channel: “Ho mandato un messaggino al dottor Galliani dicendo che Diego Lopez è stato un grande colpo. E’ un giocatore importante, ha l’età giusta per un portiere e può garantire almeno quattro anni ad alti livelli. Sa gestire la pressione, che la maglia del Milan ti mette sempre addosso. Si è ritagliato un posto da titolare nel Real Madrid, ha grande struttura fisica, è completo”.
“Mi sembra anche molto professionale e nei grandi club servono grandi professionisti. L’arrivo di Diego Lopez è andato a coprire un tassello importante. Quando hai un portiere che ti dà prestazione ma sa anche trasmettere tranquillità, mette serenità alla squadra. Una squadra che ha ambizioni ha bisogno di portieri che diano garanzie. La serietà professionale è uno dei suoi punti di forza”.
Su Agazzi: “È un ragazzo cresciuto in una realtà come il Cagliari, è stato l’erede di Marchetti, quando Marchetti era il portiere della Nazionale e l’idolo di Cagliari. Ha fatto buonissimi campionati, ma la maglia del Milan è una maglia che pesa. Al Milan hai 90 minuti di pressione mentale, al Cagliari e al Chievo era sempre sotto pressione, al Milan devi assolutamente rimanere sempre concentrato anche se per 80 minuti non tocchi palla”.
Sullo staff tecnico ha aggiunto: “Dieci anni fa si parlava di quale fosse il ruolo dell’allenatore e guardando al football americano si vedeva che il coach vigila su tutto ma la specializzazione sui singoli segmenti venivano affidati ad altri. Il capo è sempre il capo, l’allenatore, non va delegittimato il suo ruolo. La cosa importante è lavorare sui singoli segmenti con preparatori ad hoc ma poi è l’allenatore il punto di riferimento”.