Il Milan, oltre che per un attaccante esterno, sta sondando il mercato in queste due ultime settimane anche per trovare un centrocampista centrale dai piedi buoni, che sia in grado di non far sentire la mancanza di capitan Riccardo Montolivo, infortunatosi nell’amichevole contro l’Irlananda a pochi giorni dal Mondiale brasiliano. Il regista di Caravaggio non tornerà in campo prima di dicembre e, dunque, la necessità di rimediare a questa falla è sotto gli occhi di tutti.
Secondo molti, in realtà, il Milan il sostituto di Montolivo ce l’ha già in rosa ed ovviamente risponde al nome di Bryan Cristante, uno dei talenti più fulgidi emersi dalle giovanili rossoneri nel terzo millennio. La scorsa stagione, per colpe ovviamente non sue, il giovane centrocampista è stato troppo spesso messo ai margini della rosa e, nonostante le ottime prestazioni di cui si è reso protagonista nelle rare occasioni in cui è stato chiamato un causa, non era riuscito a conquistarsi un posto stabile nè con Allegri nè con Seedorf. Quest’anno, però, sulla panchina dei rossoneri siede quel Filippo Inzaghi che lo conosce molto bene, avendo avuto lo scorso anno la possibilità di allenarlo in diverse occasioni in in Primavera.
SuperPippo è stato subito chiaro con la società: Cristante non si cede, nemmeno in prestito, sarà un elemento molto importante su cui cominciare a costruire il Milan dei prossimi anni e non c’è migliore occasione per farlo di una stagione nella quale non si disputano coppe europee. Ecco, dunque, che sono state rispedite al mittente le interessanti offerte del Benfica e Bryan ha subito ripagato la fiducia, mostrandosi uno dei migliori nelle amichevoli pre-campionato ed uno dei pochi a salvarsi nella difficile Guinness Cup. La grande personalità che caratterizza Cristante a soli diciannove anni lo rende in grado di sopportare le pressioni che derivano dal militare in un grande club come il Milan e, dunque, fa ben sperare tifosi, società ed allenatore che questa possa essere finalmente la stagione della definitiva consacrazione. Abituiamoci a vederlo spesso in campo, soprattutto fino a Natale…