Dopo aver sistemato la porta e la difesa con gli arrivi ormai quasi certi di Diego Lopez e Pablo Armero, il Milan sta stringendo per dare a Pippo Inzaghi quegli esterni d’attacco che tanto potrebbero essere funzionali al suo gioco. Cerci e Taarabt restano i primi della lista, ma ancora tutto può accadere. Resta, però, un ruolo del campo in cui la rosa rossonera necessiterebbe di almeno un innesto importante. Stiamo parlando del centrocampo, vera e propria incognita nell’attuale scacchiere tattico di Inzaghi.
In questo momento l’ex bomber azzurro può contare su poche certezze e tanti punti interrogativi. A partire da Saponara da cui si è voluti ripartire come mezzala, consci delle sue capacità tecniche e tattiche, ma che ancora dovrà crescere per dimostrare di poter ricoprire quel ruolo. Poi ci sono i ghanesi Essien e Muntari, sempre troppo poco puliti e continui per essere considerate delle certezze. Cristante è una bella scommessa, ma si spera di poterla vincere, mentre per Montolivo si dovrà aspettare almeno fino a dicembre per rivederlo in campo.
Restano Nigel De Jong e Andrea Poli. Il primo se non ci saranno sorprese sarà il vero punto fermo della mediana rossonera, il secondo è un elemento prezioso per duttilità tattica ed intelligenza, ma non ha doti tecniche eccelse. Urge, quindi, un innesto importante. Si parla soprattutto di Dzemaili del Napoli e Song del Barcellona, ma entrambi non rappresenterebbero l’identikit perfetto di quello che servirebbe al Milan. Baselli e Rabiot potrebbero essere più utili, ma al momento sembrano dei miraggi. Il mercato è ancora lungo, ma al Milan servono piedi buoni, serve fosforo, serve saggezza e sapienza in mezzo al campo. Prima di tutto.
This post was last modified on 10 Agosto 2014 - 19:29