Alex, il giramondo brasiliano del Milan con le (tante) coppe in valigia

Chiamatelo talismano, chiamatelo vincente, chiamatelo semplicemente Alex. Eh si, perché dovunque abbia giocato, il nostro nuovo difensore centrale ha sempre vinto. Si parte con il Santos, per poi passare dai tre anni in Olanda al PSV Eindhoven in prestito dal Chelsea, per poi approdare proprio in maglia “blues” ed infine, sempre con una casacca blu, ma questa volta sulle sponde della Senna. Un giocatore che sa cosa significhi vincere, proprio una bella iniezione di autostima ad un Milan che in questo momento di vittorie neanche ne vuole sentir parlare. Adesso sono gli altri a fare proclami e a sbandierare megafoni sulle proprie ambizioni stagionali. A Mister Inzaghi al momento serve concentrazione e dedizione da parte dei suoi ragazzi, poi si potrà iniziare a stupire gli scettici e creare orde di increduli.

Ma ripercorriamo passo per passo la carriera di questo fisicatissimo difensore centrale brasiliano. Scudetto al primo colpo nel 2003 con il Santos, squadra alla quale approdò a 19 anni dal Clube Atletico Juventus, squadra minore della megalopoli di San Paolo. Nell’estate 2004 il suo cartellino viene acquistato dal Chelsea che, per problemi riguardanti il numero di stranieri in rosa, lo dovette cedere in prestito per tre stagioni in Eredivisie al PSV Eindhoven. In Olanda Alex contribuisce a vincere tre campionati consecutivi ed una coppa nazionale per un totale di 84 partite ed 11 reti. Nel 2007 il passaggio al Chelsea dove in 4 stagioni e mezza il bottino è di una Premier League, 2 FA Cup ed una Community Shield. Nella stagione 2011-2012 il trasferimento a Parigi con 2 campionati francesi, una Coppa di Francia ed una Supercoppa nazionale. Insomma, un bottino niente male per un Milan che ha l’obbligo di ripartire. E se si riparte dai vincenti…

 

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