Alzi la mano chi ricorda Mattia Valoti. Centrocampista classe ’93, figlio d’arte, cresciuto nell’Albinoleffe, squadra con cui esordì in Coppa Italia e in Serie B, sotto la guida di Emiliano Mondonico, arrivò al Milan nell’estate 2011. Le attese su di lui erano alte. Dotato di tecnica e dinamismo, era considerato una promessa del calcio internazionale, tanto che Massimiliano Allegri decise di aggregarlo alla Prima Squadra e di fargli disputare molte amichevoli precampionato.
Malgrado un buon esordio contro la Solbiatese, nella sgambata di scena il 20 luglio 2011, però, il giovane iniziò a non convincere e a manifestare grossi limiti. Peccava infatti di fisicità, senso del gioco e freddezza nei momenti decisivi. Il tecnico rossonero lo provò sia come mezzala, sia come trequartista, ma i risultati non arrivarono. Mattia fu allora rispedito in Primavera. Rimandato? No, bocciato. Durante la sessione di mercato invernale, infatti, Mattia tornò a titolo temporaneo all’Albinoleffe. Titolo temporaneo che ben presto divenne definitivo.
Ora, però, per Valoti, cresciuto sotto l’aspetto fisico, c’è una nuova possibilità. Il Verona ha deciso di puntare su di lui, prelevandolo dall’Albinoleffe in prestito con diritto di riscatto. Insomma, a distanza di tre anni, il grande appuntamento con la Serie A è arrivato. Riuscirà Valoti, stavolta, a sfruttare al meglio l’occasione a sua disposizione?