Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. E’ opinionista a “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Le settimane corrono veloci ed inevitabilmente lo scontento tra i tifosi sale. Eppure eravamo partiti bene, non alla grandissima, ma comunque con il piglio giusto: Agazzi, Alex e Menez annunciati all’apertura del mercato, con la trattativa Rami, poi conclusasi felicemente, già ben avviata. E poi? Poi chiacchiere, tante chiacchiere. Obiettivi più presunti che non reali, sbattuti in prima pagina, spesso senza alcuna richiesta ufficiale ai club. Intanto Iturbe, seppur a cifre spropositate, è volato a Roma. Lavezzi è stato blindato dal PSG, così come Criscito e Santon rispettivamente da Zenit e Newcastle. Di Campbell, l’attaccante costaricense, non si è quasi più parlato da quando all’Arsenal ufficiosamente non interessa più Balotelli. Anche Romulo è vicinissimo alla Juventus dopo un timido sondaggio rossonero. Il sogno Douglas Costa è durato il tempo di una notte, il tempo di capire che il ragazzo è bloccato a Donetsk da una clausola di 50 milioni. Alla fine forse resta solo Cerci, ma occhio al Monaco, perché dopo aver incassato 80 milioni dal Real Madrid, a seguito della cessione di quel fenomeno che risponde al nome di James Rodriguez, i 18-20 richiesti dal Toro di Cairo potrebbero non esser un problema.
Sarebbero al contrario un enorme problema per il Milan perché l’immobilismo di queste settimane potrebbe costare davvero carissimo. Fermarsi qui con gli acquisti, vorrebbe dire smentire tutte le buone intenzioni palesate solo pochi giorni fa a Casa Milan, in occasione del primo giorno di ritiro. Potrebbe implicitamente metter in difficoltà Inzaghi, il quale con la sola voglia di far bene, non porterà certo questa squadra oltre un sesto/settimo posto.
Si dice che le mancate cessioni blocchino il mercato, ma questa scusa regge davvero poco. E’ snervante veder puntare i piedi a calciatori come Robinho e Zaccardo, è vero, ma non è solo la loro permanenza ad impedire operazioni in entrata. Il Liverpool prima di cedere Suarez(!!) al Barça, ha acquistato ben 4 giocatori, e non si trattava in nessun caso di parametri zero. Le lacune di questa squadra sono state pubblicamente sottolineate da Pippo non meno di tre giorni fa. Un esterno alto, uno basso e un centrocampista di qualità, sono necessità primarie; senza di essi, il rilancio annunciato, non ci sarà.
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