Il mercato del Milan, oltre ad essere da tempo (soprattutto negli ultimi anni) bloccato per mancanza di liquidità da investire pesantemente nelle trattative e condizionato dai troppi esuberi presenti in rosa difficili da smaltire, è troppo spesso legato a nomi di importanti ed influenti procuratori. Per molti anni l’italo-olandese, Mino Raiola, ha avuto in mano parecchie trattative riguardanti giocatori rossoneri e, dopo l’arrivo di Ibrahimovic nell’estate del 2010, ha condizionato nelle scelte l’amministratore delegato, Adriano Galliani. Con Ibra andò benissimo (visto il rendimento dello svedese e la cifra relativamente bassa con cui fu acquistato dai rossoneri), ma da quel momento in poi, i suoi assistiti, hanno portato pochi frutti nella qualità del gioco del Diavolo. Balotelli, Niang ed Abate, tutti sotto Raiola, restano ancora dei giocatori milanisti, ma non si sa ancora per quanto.
Questa sessione di calciomercato, invece, si sta sviluppando soprattutto sotto il nome di Kia Joorabchian, che sta diventando uno degli agenti sempre più influenti in orbita Milan, oltre ad esserlo già a livello mondiale. I primi contatti tra quest’ultimo ed Adriano Galliani si ebbero nel gennaio 2012, quando i rossoneri furono vicinissimi a portare Carlitos Tevez in rossonero. Indimenticabile fu la foto che ritraeva i tre a cena e che dava l’affare ormai per concluso. Tutti ricordano come andò a finire, purtroppo, quella trattativa, ma quello fu solo un indizio che ci porta ai nostri giorni e ci ricollega ai rapporti costanti tra il procuratore dell’Apache, tra gli altri, e il massimo dirigente rossonero. Da Taarabt ad Alex, sono tanti altri i nomi dei suoi assistiti che hanno stretto legami costanti con la società milanese.
Negli ultimi giorni si è spesso accostato il nome di Douglas Costa, brasiliano dello Shakhtar Donetsk, ai rossoneri. L’attaccante mancino, anch’egli sotto la protezione di Kia, non disdegnerebbe la pista rossonera, ma le parole di Galliani, pronunciate in Lega Calcio, ieri pomeriggio, non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Se non parte nessuno (Robinho in primis), non arriva nessuno: ed è questo il leitmotiv costante del mercato del Diavolo negli ultimi anni. Dificile, quindi, prevedere un ritorno in rossonero del marocchino Taarabt, ma, proprio gli ottimi rapporti tra Joorabchian e la dirigenza rossonera, potrebbero far cambiare ben presto le carte int avola anche su questo discorso.