Ielpo: “I problemi del Milan sono diversi, ma il centrocampo è quello che se la passa peggio”

Il Milan non sta attraversando un periodo semplice. Dopo due vittorie contro Renate e Monza, sono arrivate le due sconfitte contro Olympiacos e Manchester City. A parlare di questo e di molto altro è l’ex portiere rossonero, Mario Ielpo. Ecco quello che ha dichiarato in esclusiva a ilsussidiario.net: “Le otto reti subite nelle ultime due partite sono un campanello d’allarme, sono troppe. Le altre grandi non hanno preso tanti gol in questo pre-campionato. Non credo che sia un problema da imputare alla sola difesa, è un problema generale. A questo Milan mancano diversi giocatori importanti e soprattutto aggressività. Agazzi? Non ha fatto una bella figura, avrebbe potuto parere meglio. Ha qualche responsabilità sparsa su vari gol. Dovrà dimostrare tanto anche lui se vuole conquistare un posto in squadra”.

Ielpo prosegue parlando di calciomercato: “Anche il centrocampo ha delle lacune, manca un giocatore di qualità che sappia impostare il gioco. Il Milan si dovrebbe rafforzare sotto questo aspetto, non credo sia solo un problema di preparazione. Cerci è un giocatore importante che potrebbe dare la giusta vivacità alla manovra offensiva rossonera, ma è necessario acquistare giocatori anche in altri reparti. Al Milan potrebbe fare comodo anche Ayew del Marsiglia, ma ricordiamoci sempre che non sono molti i soldi a disposizione. Questo discorso vale anche per Cerci che, nonostante sia la prima scelta, non è detto che il Torino voglia cedere, è importante convincere Cairo. Il centrocampo è sicuramente il reparto che ha più necessità di rinforzi, anche perché alcuni giocatori non sono adatti al modulo di Inzaghi”.

L’ex portiere conclude: “Ad esempio, Saponara non lo vedo bene nel modulo 4-3-3. L’ex giocatore dell’Empoli nasce come numero dieci. E’ un trequartista puro, anche se in Toscana si è adattato partendo anche da posizione più defilata. Sinceramente penso che nel 4-3-3 sia meglio utilizzarlo come centrocampista. Criscito? Potrebbe essere un acquisto più semplice, è disposto a ridursi l’ingaggio pur di tornare in patria e trasferirsi al Milan. L’unico nodo da scogliere rimarrebbe quindi quello di Robinho. Il problema rimane l’ingaggio del brasiliano che è veramente troppo alto. Ci sono poche squadre in grado di soddisfare le sue richieste e non credo che abbia margine per rimanere in un top club. Paradossalmente potrebbe anche scegliere di restare al Milan senza giocare, pur di non dimezzarsi lo stipendio”.

 

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