I problemi passano dal mezzo. Urgono dei rinforzi a centrocampo

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con CalcioMessina.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.

Preallarme. Il Milan visto in queste prime due amichevoli internazionali è stato da bollino rosso, da far tremare i polsi anche se a fine luglio. Vero è che la condizione è ancora precaria e le avversarie erano molto più avanti dei rossoneri, ma è anche vero il fatto che negli ultimi anni, difficilmente le amichevoli estive hanno tradito il reale rendimento durante la stagione. Pippo Inzaghi è preoccupato, anche se non lo dà a vedere, e non potrebbe essere altrimenti. Questo Milan non può ambire a qualcosa di troppo superiore all’ottavo posto ottenuto nell’ultima stagione.

Eppure, manca un mese. Manca un mese alla chiusura del calciomercato e manca un mese alla possibilità di modificare la squadra che, almeno fino a gennaio, dovrà intraprendere il cammino nel campionato di Serie A. Galliani ha ribadito come la società comprerà un esterno d’attacco ad Inzaghi non appena si riuscirà a vendere Robinho. E poi? La squadra non può essere nella maniera più assoluta a posto così. Anche perché il problema di questo Milan nasce soprattutto dal centrocampo.

La mediana è la zona con meno qualità tecniche a disposizione. Montolivo sarà fuori almeno fino a dicembre e i piedi buoni saranno sempre di meno. La duttilità di Poli, l’intelligenza e la grinta di De Jong, la forza e la corsa di Muntari, le scommesse Saponara (che sembra già persa) e Cristante, l’inefficienza cronica di Essien. Non si può pensare di affrontare un campionato con così poco in quanto a uomini e materiale tecnico. Serve un rinforzo di qualità, di esperienza, di carattere.

Dalla zona nevralgica del campo sorgono i problemi perché senza un buon centrocampo non si difende bene e non si attacca in maniera efficace. La Roma è diventata una squadra grazie ai colpi ed alla tecnica di Pjanic e l’intelligenza unita alla forza di Strootman. La Juve è cresciuta a dismisura attraverso gli inserimenti ed il lavoro di Vidal e grazie all’exploit di Pogba. Due esempi di quanto il centrocampo faccia la differenza in ogni campionato, ma soprattutto in Italia. Al Milan questo, però, sembrano averlo dimenticato.

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