Oggi con la prima amichevole in famiglia inizia finalmente l’avventura del nuovo Milan targato Filippo Inzaghi. La presentazione di giovedì ha mostrato diversi volti nuovi nella rosa rossonera, tra cui diversi giovani della Primavera. Uno di questi era Davide Di Molfetta, promettente attaccante delle giovanili milaniste. SpazioMilan.it segue le sue gesta sin dall’epoca degli Allievi Nazionali proprio con Inzaghi in panchina, ma adesso le grandi firme si sono accorte di lui. Meglio tardi che mai, ci verrebbe da dire.
È fresco di pubblicazione l’articolo di gianlucadimarzio.com, in cui l’esperto di calciomercato ha inserito Di Molfetta nel gruppo di giovani con il G-Factor. Il fattore G, il gene del campione per Di Marzio. Sperando che abbia visto lungo come noi, vi descriviamo brevemente la breve carriera del promettente esterno d’attacco classe 1996 del Diavolo. Cresciuto nel settore giovanile rossonero sin da bambino, il suo talento emerge nella stagione 2009/10 quando gioca nei Giovanissimi Nazionali di Bertuzzo. Di Molfetta diventa presto una macchina da gol e segna anche la rete decisiva contro la Roma nella finale del “Memorial Scirea” mostrando di essere un giocatore in grado di fare la differenza.
Di Molfetta è impiegato soprattutto da esterno alto nel 4-3-3 ma è adattabile anche da trequartista o da seconda punta. Ruolo per lui meno congeniale, perchè perde tutta l’imprevedibilità dei suoi movimenti. Grazie ad Omar Danesi passa repentinamente dagli Allievi Regionali a quelli Nazionali, categoria in cui si mette in un luce l’anno successivo con Filippo Inzaghi. Nell’annata successiva segue il Mister in Primavera e vive una stagione importante nonostante i due gravi infortuni subiti. Un Torneo di Viareggio vinto e la gioia del debutto in Prima Squadra nell’amichevole contro il Caen.
Adesso è chiamato a riconfermarsi agli stessi livelli dello scorso anno, partendo da questa esperienza e mettendosi al servizio di Cristian Brocchi. Il nuovo tecnico della Primavera è pronto a seguire la sua crescita e sicuramente Inzaghi continuerà a seguirlo con occhi molto attenti. E chissà che un giorno non possa seguirlo direttamente da San Siro, infortuni permettendo. Buona fortuna e che sia l’anno buono!