Il Mondiale di calcio brasiliano si sta avviando verso la sua fase conclusiva e sta emettendo i suoi ultimi verdetti. Le magnifiche quattro che si contenderanno il titolo iridato, sono Germania, Brasile, Argentina ed Olanda. Proprio in quest’ultima nazionale, che ieri sera ha ottenuto il pass per la semifinale contro la sorprendente Costarica, gioca l’ultimo rossonero rimasto ancora in corsa. Stiamo parlando ovviamente di Nigel De Jong, al quale spetta di diritto la palma di miglior milanista in assoluto di Brasile 2014.
In realtà il torneo del centrocampista rossonero si è concluso domenica scorsa quando, nei primi minuti dell’ottavo di finale contro il Messico, si è procurato uno strappo all’inguine che lo ha costretto ad abbandonare il terreno di gioco. La diagnosi, poi, non ha lasciato spazio a speranza ed illusioni: un mese di stop e mondiale terminato. Notizia terribile che però non ha minimamente intaccato lo spirito da guerriero che gli appartiene. Lui è rimasto al fianco della squadra e, giocando o non giocando, infortunato o non infortunato, sta sostenendo da vero leader i suoi compagni alla rincorsa del sogno.
E così, dopo una prima fase in cui il suo carisma e la sua determinazione, sono stati fondamentali in mezzo al campo (nelle gare contro Spagna ed Australia è stato indubbiamente uno dei migliori), contro il Costarica ha fatto sentire la sua presenza alla squadra da bordo campo. La sua Olanda ha rischiato di segnare ripetutamente sia ai tempi regolamentari che in quelli supplementari, ma c’è stato bisogno dei rigori per decidere la semifinalista che doveva contendere all’Argentina la grandissima finale del Maracanà. Nigel, poi, è stato il primo a consolare i costaricani dopo gli errori dal dischetto e l’eliminazione, Un segno di grande carattere, insomma, un segno che spiega al meglio di che pasta è fatto, Nigel de Jong.