Dai nostri inviati a Casa Milan, Christian Pradelli e Daniele Mariani
“Un anno di rabbia: tornare grandi, tornare il Milan“. Questi i termini in cui la Curva Sud si esprime a Casa Milan. La stagione passata, chiusa a metà classifica, deve restare solo un brutto ricordo. C’è voglia di ripartire, per tutti. Tifosi compresi. Gli ultras rossoneri hanno anche distribuito un comunicato contro l’operato di Adriano Galliani: “Ci troviamo oggi tutti insieme per inaugurare la nuova stagione, anche per far sentire la nostra voce. Infatti trovando qui a SOSTENERE la nuova guida di Pippo Inzaghi ed il nuovo progetto Casa Milan e tutto quello che ne gravita attorno, sentiamo l’obbligo di dire la nostra riguardo le vicissitudini susseguendosi durante le ultime stagioni hanno portato al declino attuale ed il fallimento dell’obiettivo della qualificazione in Europa per la prossima stagione. Credevamo di vedere qualcosa di nuovo ed invece pronti via le notizie parlano dei soliti summit per i soliti dubbi acquisti e le solite facce, presidenti di squadre e procuratori vari (che permettono oltretutto di criticare le persone che dirigono la società). Ancora a parlare unicamente di parametri zero ed acquisti di giocatori mediocri che vanno solo ad arricchire le tasche di procuratori che sembrano fare il gioco in favore dell’amico di turno. Abbiamo visto il nostro Milan piano piano perdere le pedine più preziose. Abbiamo visto una società schiava di giocatori super pagati o arrivati a parametro zero, di cui non siamo più riusciti a liberarci. Abbiamo un dirigente che dice che la società non ha soldi sul mercato e poi la “ricatta” chiedendo 60 milioni di buonuscita. Un dirigente su cui dallo scorso anno abbiamo voluto dire la nostra. Un dirigente che fa manovre di mercato di questo tipo: Matri, strapagato e poi regalato per liberarsene al più presto. Lo stesso dirigente che ha preso Seedorf in tutta fretta a gennaio, per dargli poi il benservito a fine stagione coprendolo di soldi dell’enorme contratto che gli era stato fatto firmare. Questo per citare due degli innumerevoli casi degli ultimi anni. Ci sorprende che il presidente non abbia ancora sistemato definitivamente le situazioni societarie che durante la scorsa stagione hanno creato una guerra intestina tra chi vuole portare cambiamento e le innovazioni all’interno del Milan e chi invece continuare a portare avanti i propri interessi seguendo una linea che ci ha portati alla situazione attuale. Siamo qui oggi a sostenere i nostri colori e la nostra maglia, non dimenticando certo quanto è avvenuto lo scorso anno: una delle peggiori stagioni dell’era Berlusconi, con un distacco di 45 punti dalla prima in classifica e l’esclusione da tutte le competizioni europee. Con la beffa finale dell’aumento del prezzo degli abbonamenti, che ci sembra quantomeno ingiustificato. Attendiamo a questo punto le nuove evoluzioni e osserviamo facendo quello che sappiamo fare meglio, sostenere il Milan ad ogni costo. Un anno di rabbia. Tornare grandi, tornare il Milan! Curva Sud Milano“.