Il capitolo cessioni tiene banco la società rossonera e ‘logora’ i tifosi, assetati di nuovi acquisti, di linfa nuova che riporti il Milan ai suoi vecchi splendori. La trattativa più estenuante, come l’anno scorso, è quella che riguarda Robinho. Il brasiliano ieri sembrava a un passo dal Cruzeiro ma il ds dei brasiliani ha smentito tutto con un lapidario “Costa troppo, non verrà da noi”.
Il percorso di Binho dovrebbe essere uguale a quello di Kakà, prestito di sei mesi in Brasile e poi in MLS con l’Orlando City. La differenza è che Ricky ha rescisso il contratto mentre l’ex City chiede troppo d’ingaggio, quasi 2 milioni, e i club carioca, Santos e Cruzeiro in testa, non possono accontentarlo. La cessione di Robinho blocca il mercato degli attaccanti ma non è l’unica questione spinosa sul taccuino di Galliani. Si perché, non se ne parla molto, ma altri giocatori hanno ingaggi spropositati e sarà difficilissimo paizzarli. Uno di questi è Michael Essien che da questa stagione prenderà 3 milioni di euro, dopo 1,5 dei primi sei mesi. Una follia per un 32enne che non rientra nei piani tecnici di Inzaghi. Il Besiktas si era interessato ma nulla di concreto: il ghanese rappresenta un giocatore superfluo, dal costo inutile; venderlo dovrebbe essere una priorità, invece non sembra neanche sul mercato.
Arretriamo di qualche metro e andiamo in difesa, reparto sovraffollato. Dopo l’acquisto di Alex e il riscatto di Rami i centrali sono troppi. L’indiziato principale a lasciare Milanello è Philippe Mexes, sia perchè non parte titolare nella testa di Super Pippo ma soprattutto perché guadagna 4 milioni a stagione. Due le possibilità: spalmatura dell’ingaggio o cessione, anche se di offerte vere e proprie non ne sono arrivate. Ecco perché, il candidato a lasciare il Diavolo sembra essere Cristian Zapata, che ha molte più richieste dopo l’ottimo mondiale brasiliano. Sulla fascia invece persiste la grana di Ignazio Abate. Gli interessamenti del Milan per Criscito non avranno fatto piacere all’ex Toro. Il suo procuratore Raiola sta lavorando per capire se ci sia la possibilità di partire: Juventus e PSG le possibili mete. Fino ad ora però solo sondaggi, abboccamenti che non hanno portato a nessun passo avanti e temporeggiare in queste situazioni non è quasi mai garanzia di successo.
Tre casi ‘spinosi’, quindi, oltre a Binho che sembra stia monopolizzando il mercato in uscita del Milan. Cedere, sfoltire la rosa sono ordini che sentiamo ripetere dall’inizio del mercato ma a parte qualche prestito la strada per liberarsi di ingaggi pesanti e di giocatori poco utilizzati resta tortuosissima, con i probabili acquisti che prendono altre vie, stufi di aspettare l’attesa rossonera.