Togli la “o” finale ed il nome comincia a prendere quel chè di esotico in grado di far salire (vertiginosamente) il prezzo a sopra i 20 milioni di euro. E’ Bernard(o) dello Shaktar Donetsk, 22enne fantasista/trequartista/ala brasiliana in forza alla squadra di Scolari in questi giorni impegnata in quello che (ahiloro) in patria definiscono come “l’evento” con la “e” maiuscola del Ventunesimo secolo: la vittoria del Mondiale di casa. Ma che c’entra questo Bernard con spaziomilan.it? Semplice, sarebbe il piano B della dirigenza rossonera in caso di mancato arrivo ad Iturbe, obiettivo milanista numero uno in un mercato che presenta una Juventus versione “fagocitatrice” di qualsiasi cosa sia in grado di far rilucere di eccellenza i contendenti. Ecco allora che quell’Iturbe che servirebbe come il pane all’attacco del Milan una mera questione di denaro sta invece dirottando in direzione Torino, dove di necessità di Iturbe ben poche se ne intravedono. Tant’è: proprio di spazio agli altri non ne vogliono lasciare. Anche a costo di nutrire l’ultimo (il capolinea è poco più avanti, seconda stella a destra) delirio di onnipotenza del “plotone Conte”, oramai spremuto come l’arancia rossa di Sicilia che il barista lascia sul bancone prima di servirvi la fresca bevanda.
Ed è proprio con la Juventus dalla fame atavica di vittorie e di obiettivi altrui che ad Adriano Galliani Bernard Anicio Caldeira Duarte è venuto in mente. O forse, come riporta ilsussidiario.net, è stato meramente proposto. 20 milioni dicevamo (forse anche 25) da recapitare presso i già abbondantemente ripieni conti correnti degli ucraini dello Shaktar che negli ultimi anni, fra le altre cose, si stanno rivelando grandissimi scout di talenti e talentini. Impariamo da loro! Che Bernard lo sono andati a prendere per due lire e ora lo rivendono per 25 milioni. In campo Bernard nel 4-3-3 di Inzaghi si integrerebbe alla perfezione con El Shaarawy e Balotelli potendo contare anche sulla propria capacità ad occupare più ruoli, esattamente come quest’anno è stato per Taarabt. Comunitario, giovane e tecnicamente dotatissimo: l’identikit perfetto per il Milan “ripensato” da Barbara Berlusconi.