Nel Milan che prende cinque gol dal Manchester City e che rimedia l’ennesima figuraccia nella Guinnes Champions Cup, c’è veramente poco da salvare, veramente poco da ricordare, anzi sarà meglio dimenticare tutto in fretta e continuare, tornare a lavorare sodo. Male davanti, male a centrocampo, malissimo in difesa e in porta. Uno degli osservati speciali della gara contro i citizens era proprio il portiere Micheal Agazzi, uno dei pochi volti nuovi in questo scorcio di preparazione a Milanello.
Arrivato dopo la rottura con il Cagliari e gli ultimi sei mesi in prestito al Chievo, l’estremo difensore ha indossato la maglia numero uno (quella lasciata libera da Amelia) e si è messo a disposizione della squadra. Questo precampionato servirà ad Inzaghi per capire chi tra lui, Abbiati e Gabriel sarà il più pronto per partire come titolare alla prima di campionato. Così, quindi, nelle amichevoli fin qui disputate, stesso spazio, stessa possibilità di esprimersi per i tre guardiani della porta rossoneri. La partita di ieri contro il City, però, toglie tantissimi punti (in questa ideale corsa a tre) ad Agazzi.
Male, malissimo, addirittura imbarazzante in alcune occasioni. Sicuramente i cinque gol presi e la figuraccia rimediata dai rossoneri non può essere imputata solo a lui, ma molte sono le sue colpe in almeno due dei cinque gol. Sulla prima rete di Jovetic si fa sorprendere sul suo palo e non pare attentissimo. Nel secondo e nel terzo non ha particolari colpe, ma sul quarto il gol se lo fa lui, facendo finire in rete (dopo la sua deviazione) un tiro centrale. Malissimo anche con i piedi con i suoi rinvi che difficilmente arrivano a destinazione. Male la prima per Agazzi che, però, avrà tempo e modo per rifarsi e per dimostrare di essere da Milan.