Zona 2015: i 5 casi da risolvere

Mentre va delineandosi la risoluzione dei casi più spinosi in vista della nuova stagione tra comproprietà, scadenze e rinnovi, ecco che l’estate prossima, un anno esatto oggi, già ci pone di fronte a cinque interrogativi da non sottovalutare. Al netto del futuro incerto di Kakà e di altri che al momento non sono priorità, come Traoré ed Essien, occorre far chiarezza sulle prossime scadenze di Abate, Bonera, Mexes, De Jong e Pazzini.

Abate – Non è detto che si arrivi alla scadenza naturale, dal momento in cui il suo mercato già impazza in questa sessione. Per la terza sessione consecutiva. E poi c’è quel fattore che, purtroppo, non si può sottovalutare: è entrato nella scuderia di Mino Raiola. Estate movimentata, ça va sans dire, per uno dei prodotti del nostro settore giovanile. PSG alla finestra.

Bonera – Il classe ’81, in rossonero dal 2007, ha sempre trovato spazio in ogni stagione, ma non si è mai affermato come senatore doc. E ora chissà che non speri nell’addio forzato di Rami. Anche perché, dopo l’arrivo di Alex, rischierebbe di giocarsi il posto da prima riserva con Zapata. All’orizzonte, nessuna squadra parrebbe interessata a lui.

Mexes – La novità è la possibilità dell’ingaggio spalmato. Come successo a Robinho l’anno scorso e a Flamini due anni fa. Ecco, non è che la scelta abbia poi portato così bene ad entrambi. Certo è che i 4 milioni metti che percepisce all’anno vanno attutiti. Anche perché, che sia dopo il 2015 o in caso di clamorosa rescissione consensuale quest’estate, è difficile che Philippe trovi chi gli proponga nuovamente le stesse condizioni,

De Jong – È, forse, il caso più spinoso. Dopo l’addio burrascoso a Clarence Seedorf c’è stato, non nascondiamolo, il pericolo autogol. Poi le sue parole dal Brasile hanno tranquillizzato un po’ Milanello, ma resta il fatto che l’anno prossimo, di sti tempi, se non si sarà trovato un precedente accordo, l’addio dopo tre stagioni sarà scontato.

Pazzini – Giampaolo, trent’anni il prossimo due agosto, è sempre in bilico tra essere parte fondante del progetto futuro e rimanere poi con le pive nel sacco. Con Allegri ha avuto il suo momento migliore, con Seedorf è andato via via defilandosi. Resta da capire il suo destino con Inzaghi. Ad oggi, parametrandolo con Balotelli e Matri, sembrerebbe il più certo di restare in rossonero. Ma, mai come quest’anno, tutto può cambiare nel giro di una settimana.

(Foto: AcMilan.com)

Gestione cookie