Risolte le comproprietà, adesso le grandi manovre. L’addio al Milan di Kakà è stato pianificato ma non ancora formalizzato, allo stesso modo non c’è ancora accordo sull’ingaggio fra brasiliano ed Orlando. La trattativa è in fase avanzata, ma per renderla effettiva mancano degli incastri non da poco: dalla volontà del giocatore, i rossoneri si stanno innervosendo per la mancanza di una presa di posizione chiara, all’intesa con la squadra americana; di conseguenza anche con il San Paolo.
Va precisato, dichiarazioni del presidente dei rossobianconeri Adair alla mano, che non è il Milan a doverlo liberare, ma Kakà stesso, visto la clausola prevista nel contratto e valida fino al prossimo 30 giugno, a potersi separare senza grandi problemi del patto in essere. Solo così l’affare si potrà sbloccare e definire, poi toccherà a Ricky, insieme al padre-procuratore Bosco Leite, far valere i propri interessi per trasferirsi in America da marzo 2015, passando prima dal San Paolo. E in questo senso rimangono questioni burocratiche irrisolte, visto che formalmente l’Orlando non è ancora in MLS. La prossima settimana, in questo senso, sarà decisiva, poi il mercato del Milan si sbloccherà. Tradotto, spiega stamane La Gazzetta dello Sport, è quasi pronto il vero assalto ad Iturbe.
I rossoneri, in attesa (e nelle speranza) di piazzare lontano Robinho e spalmando l’ingaggio a Mexes, avranno le finanze giuste per sedersi e “battagliare” seriamente. Questa la strategia: investire circa 8 milioni di euro per l’ingaggio complessivo di Iturbe e poi pagarne il cartellino a rate. Manca sempre meno, poi verrà messa sul piatto l’offerta ufficiale per l’attaccante del Verona. Operazione svecchiamento.