Ecco tutta la mappa del mercato di Pippo Inzaghi. E me ne frego dei “Tafazzi” e dei complottisti…

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Da milanista mi dispiace. Mi dispiace assistere all’ingratitudine di molti compagni di fede nei confronti di chi ci ha portato dal fallimento alla vetta del mondo. Mi dispiace vedere il rancore per il dirigente sportivo che tutto il mondo ci invidia. Mi dispiace che il nostro idolo Superpippo non sia accolto sulla panchina con l’entusiasmo e le grandi aspettative che si merita. Il tutto in nome di una stupida e inutile lotta fratricida ispirata forse dalla “pancia” troppo piena per le numerose mangiate e soprattutto bevute di questi anni ricchi di successi. Mi dispiace che molti milanisti invece di guardare con ottimismo, speranza e passione al prossimo mercato e alla prossima stagione preferiscano arrovellarsi il cervello e rodersi il fegato (in alcuni casi già compromesso) inseguendo sospetti e congiure degni della trama del “Padrino”. A tal proposito, ma con la “p” minuscola, un anno fa sono stato insultato da molti tifosi perché non mi ero opposto all’addio del 36enne Ambrosini il quale “sarebbe stato molto utile”.

Dopo una stagione di poche partite e tanti “slogan” l’ex capitano viene lasciato a casa anche dalla Fiorentina e medita l’addio. Quattro anni fa sono stato uno dei pochi ad esultare alla partenza di Leonardo e anche in quel caso dopo pochi mesi si è scoperto che forse non avevo torto. Spero tanto che anche stavolta in molti si ricrederanno. Non per dire tra un anno: “Avete visto che avevo ragione nel dire che con Pippo al posto di Seedorf questa squadra si sarebbe messa a volare” , ma semplicemente perché significherebbe rivedere il nostro amato Milan come tutti sogniamo. O almeno come tutti dovremmo sognare.

E allora me ne frego dei “Tafazzi” e dei complottisti perché mi hanno insegnato che “chi ha il sospetto ha il difetto”. Assieme a chi ha voglia, provo a sognare fin da adesso, tracciando quelle che mi risultano essere le linee guida del mercato progettato da Berlusconi e Galliani. Linee guida partite con la nomina di Inzaghi allenatore, risalente allo scorso 18 marzo. Come da queste pagine avevate potuto leggere in anteprima.

Il bilancio 2014 senza Champions sarà in “profondo rosso” e per risanarlo c’è bisogno non di una, ma di due plusvalenze eccellenti. Gli unici due che ci permettono di farle sono Balotelli e De Sciglio, entrambi presenti nella vetrina azzurra in Brasile. Per Balo la strada dell’Arsenal è già tracciata, la cifra si aggira sui 30 milioni. Per il nostro Mattia, a malincuore, è molto vicino l’altrettanto nostro Carletto campione d’Europa. Diciotto milioni cash. Una parte di questo “tesoretto” sarà re-immessa sul mercato. L’obiettivo dichiarato e già prenotato è quell’Alessio Cerci, che su queste pagine avevate letto vicino al Milan già nello scorso gennaio. Con il Toro c’è già un accordo di massima. Oltre a lui arriverà un terzino low cost o in prestito: il favorito è Cissokho, magari in un “pacchetto” valenciano con Rami. Taarabt non sarà riscattato e poi bisognerà far fronte alla recentissima emergenza Montolivo. Qui, il candidato numero uno è il “gratuito” Dzemaili del Napoli. Per il resto Galliani dovrà cercare di vendere il più possibile. Inzaghi, che non vede l’ora di cominciare, anzi ha già cominciato, è sicuro di riuscire a rigenerare risorse apparentemente perdute. Tra queste Alessandro Matri. Io mi fido di Pippo e di chi lo ha “progettato” allenatore da tre anni a questa parte. Io mi fido del Milan.

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