Inzaghi, una nuova fiducia ed un AD ritrovato: è un Milan sensato

Un foglio bianco, pieno di inchiostro blu, parole e correzioni di Filippo Inzaghi. Oggi è stato un giorno bello da osservare e bello da vivere a Casa Milan, come non succedeva da (troppo) tempo. E non per colpa di Seedorf. A pranzo, attorno ad unico tavolo, l’allenatore del Milan, l’AD ed alcuni dei membri più pregiati dello staff di SuperPippo: il vice Mauro Tassotti, il rinnovo aspetta solo di essere firmato, e i tattici Andrea Maldera e Nicola Matteucci. Riunione segreta ma immagini pubbliche, clima sereno e facce distese.

Si è parlato di mercato ma soprattutto è stata l’occasione per analizzare e risolvere diverse questioni interne. La scena se l’è presa Inzaghi, impreziosita dal sorriso contagioso di Adriano Galliani: quello di sempre, quello che aveva perso da mesi. Storie tese, vicende ingarbugliate. Sta di fatto che finalmente l’intera dirigenza crede in SuperPippo: Seedorf non ha avuto questa fortuna, se ci pensiamo nemmeno Allegri. Attenzione a questa sinergia, che potrebbe riservare delle sorprese sul mercato. Uno come Inzaghi, per Galliani, può quasi tutto: chiedere, fare e disfare. E alla fine uno sforzo in più, quel giocatore che non ti aspetti, può arrivare davvero. In ogni squadra che si rispetti, la fiducia verso il proprio tecnico è il primo mattone imprescindibile. Scontato? Non per il predecessore dell’ex Primavera.

Inzaghi può sembrare simile a Seedorf, giovane (l’olandese ha tre anni in meno), dal glorioso, recente e vincente passato in rossonero come giocatore, e ancora senza la giusta esperienza; nemmeno la stessa durata del contratto, due anni, può ingannare. Inzaghi ha il totale appoggio della società: il rischio di “bruciarsi” è lontano, quello di poter ricostruire un Milan sano e competitivo più che possibile.

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