Nella seconda giornata del Gruppo G, all'”Estadio Castaleo” di Fortaleza, tornano in campo la super Germania di Joachim Low ed il Ghana di Muntari ed Essien, già all’ultima chiamata in chiave qualificazione. Un impegno sulla carta proibitivo per gli uomini di Kwesi Appiah che decide di lasciare ancora una volta fuori l’ex centrocampista del Chelsea (anche perché ha saltato l’ultimo allenamento) e di affidare le chiavi del centrocampo a Sulley Muntari. Rispetto alla gara contro gli Stati Uniti, però, ecco Kevin Prince Boateng dietro all’unica punta Asamoah Gyan.
Gli africani decidono di pressare alto i tedeschi cercando di non farli respirare e Muntari compie la solita azione di cucitura tra difesa e centrocampo. Al 6′ si fa notare per un’apertura panoramica perfetta che certifica il suo ruolo di facitore di gioco in questa Nazionale. Il rossonero offre buoni spunti, ma perde anche dei palloni sanguinosi a centrocampo. Al 33′ ci prova, impegnando Neuer con un gran tiro da fuori, prova ulteriore della buona gara dei brasiliani d’Africa che riescono a bloccare la Germania e a costringerla sullo 0-0 parziale.
Al 50′ Mario Gotze porta in vantaggio i suoi di testa, ma Andrè Ayew pareggia subito i conti in ugual maniera. La prova di Muntari continua ad essere un mix esplosivo di quantità e qualità: quasi tutte le manovre della sua squadra passano dai suoi piedi. Al 63′ il milanista ruba un pallone strepitoso, verticalizza per Asamoah Gyan che non perdona e porta in vantaggio gli africani. Al 70′ Klose, appena entrato, entra nella storia segnando il suo 15esimo gol in un Mondiale e raggiungendo il Fenomeno Ronaldo. Al 93′ Muntari macchia la sua buonissima prova, facendosi ammonire.
Un’ammonizione che gli costa cara visto che era diffidato e sarà costretto a saltare l’ultimo match del girone contro il Portogallo. Proprio i lusitani possono tenere ancora vive le speranze ghanesi di passare il turno, infatti, se domani gli Usa vincono il Mondiale di Muntari sarà già finito.