Un grazie, visto com’era andata a finire, avrebbe suonato come una presa in giro, ma un grazie era obbligatorio. 10 anni di gloriosa carriera rossonera non sono bastati per evitare di affidarsi ad una gelida mail, spiega La Gazzetta delloo Sport, seguita da una raccomandata con ricevuta di ritorno: il Milan ha annunciato così l’esonero a Seedorf.
L’olandese, ovviamente, non l’ha presa bene, come il suo agente Deborah Martin: “Prendiamo atto“, sono state le uniche parole dell’entourage. E’ guerra fredda, addirittura il Corriere della Sera scrive: il Milan ha cancellato Seedorf. Nell’indifferenza. Forse un azzardo, ma nemmeno troppo se si va ad analizzare lo scarno comunicato ufficiale: 147 i caratteri, poco più di un tweet. Non doveva andare così. Ma Silvio Berlusconi ha preferito risolverla in questa maniera, ha deciso di affidargli la panchina e dopo 144 giorni di difficile convivenza si è assunto la responsabilità di mandarlo a casa, pagandogli l’intero stipendio che Seedorf, da contratto, percepirà fino al 30 giugno 2016: in totale, 5 milioni di euro netti. Nessuna risoluzione consensuale. A meno che l’ex numero 10 rossonero in questi due anni non raggiungerà un’intesa con un’altra società, ma nel caso dovrà comunque essere trovato un accordo economico con il Milan: la battaglia legale, avvisa La Stampa, non si conclude qui.
Anche perché Seedorf sta seriamente preparando una causa per danni di immagine. Non c’è limite al peggio. L’errore del Milan ha il rumore assordante della figuraccia e costerà, in tutti i sensi, carissimo.