Matteo Darmian è senza dubbio l’uomo del momento, il risultato di un percorso vincente, iniziato dal settore giovanile fino al Mondiale da protagonista con la Nazionale, possibile grazie alle prodezze messe in mostra in Serie A con il Torino. Esattamente 8 anni fa Darmian, non ancora diciassettenne, aveva appena disputato le Final Eight con gli Allievi Nazionali del Milan, allenato da Evani: solo 3 punti nel girone ed eliminazione ad opera della Juventus, poi laureatasi campione di categoria. Anche oggi i bianconeri sono in prima fila e nella semifinale delle 18 a Le Fonti di Monte San Savino incontreranno proprio il Milan.
Toccherà pure all’Inter, la favorita numero uno per la vittoria finale, impegnata contro il Parma. E in questo senso La Gazzetta dello Sport – Milano & Lombardia, stamane, ha intervistato Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro. Interessante il passaggio su Darmian: “È il classico esempio di un giocatore che, all’interno di quel gruppo di Allievi, non era l’elemento più in vista. Per questo noi abbiamo il dovere di accompagnare nella crescita tutti i ragazzi senza escludere nessuno. Qualcuno arriverà sicuramente ai Mondiali del 2022, ma magari non sarà chi ci saremmo aspettati“.
Questo, invece, il parere sul tema di Filippo Galli, responsabile del settore giovanile rossonero, sempre alla Rosea: “A volte, per alcuni la strada può essere più lunga, ma senza crescita umana non si fa molta strada“.
(Foto: AcMilan.com)
This post was last modified on 17 Giugno 2014 - 01:08