Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.
Balotelli, Kaka, Iturbe, Mandzukic. Quattro nomi a caso, quattro nomi da cui il nuovo Milan potrà ripartire tra presunte conferme, addii o nuovi arrivi. Ancora non è chiaro quelli che saranno i componenti della prima linea rossonera nella prossima stagione, ma una certezza c’è e si chiama Stephan El Shaarawy. Senza ombra di dubbio il nuovo corso di Pippo Inzaghi ripartirà dal Faraone. Una scelta dovuta? Forse, ma una scelta giusta ed inevitabile. Il Diavolo non può non puntare sul talento e la classe del numero 92.
Il modulo che ha in testa Superpippo, del resto, è il 4-3-3 e non potrebbe essere disegnato in maniera diversa per esaltare al meglio le qualità e le caratteristiche dell’ex attaccante del Padova. La sua corsa, il suo dinamismo, il suo spirito di sacrificio, la sua abilità nel saltare l’uomo e puntare la porta, calzano a pennello con l’idea tattica del primo Diavolo targato Inzaghi. E non importa se sulla destra ci sarà Menez, Taarabt o Iturbe, se al centro dell’attacco ci sarà ancora Balotelli o se si darà fiducia a Pazzini o si cercherà un rinforzo importante, quel che è certo è che sulla corsia mancina dell’attacco si punterà solo ed esclusivamente su Stephan.
La sua scintillante prima parte di stagione 2012/2013, del resto, descrisse al meglio quali sono i dettami tattici che si sposano al meglio con le sue caratteristiche. Ed è da lì che bisogna ripartire. El Shaarawy ha bisogno di stare bene fisicamente, certo, ma ha soprattutto bisogno di un allenatore che punti su di lui e di compagni di reparto che non offuschino la sua luce scintillante. Non sarà un anno complicato e pieno di problemi fisici a farlo passare per l’ennesima scommessa persa, non sarà la difficile convivenza con Balotelli a offuscarne il suo talento, non sarà la paura di un nuovo caso “Pato” a farci dimenticare di lui. Il Milan ti aspetta Stephan ed ha bisogno di tutta la tua classe e di tutta la tua imprevidibilità.