La data è fissata. Entro il 2019 Barbara Berlusconi intende costruire il nuovo stadio di proprietà del Milan. C’è determinazione, ma anche tanta consapevolezza che il percorso non si presenta affatto semplice. Anzi, gli ostacoli ci sono. E non pochi. A cominciare dal nodo di Arexpo, la società che detiene la proprietà delle aree dove tra un anno si starà già svolgendo l’Expo 2015 di Milano.
Dallo scorso marzo sappiamo ufficialmente che il Milan è l’unico soggetto ad aver espresso la cosiddetta “manifestazione di interesse” per rilevare una parte dei terreni di Rho-Pero (quelli dove si svolgerà l’Esposizione Universale) per trasformarli nell’area del nuovo impianto sportivo. Da quel momento dalle parti di via Aldo Rossi il percorso è proseguito senza sosta, pur a fari spenti, com’è logico che sia in questi casi. Il progetto costa almeno 300 milioni di euro, parte dei quali la società rossonera vorrebbe ricavare con nuovi contratti di sponsorizzazione. In questo senso va letta la trattativa con Fly Emirates che ha come obiettivo di incasso non meno di 150 milioni di euro ad hoc per il dossier stadio.
Il punto focale ora è la volontà di Aerexpo, società a partecipazione pubblica, di cedere interamente il pacchetto dei terreni o suddividerlo in lotti che, secondo stime di mercato, valgono 800 euro al metro quadro. Solo la seconda opzione rientra nei piani economico-finanziari del Milan. Arexpo, conti alla mano, spera di incassare fino a 90 milioni di euro. A questa cifra il Milan dovrà ovviamente aggiungere i costi di sviluppo. Per questo è difficile pensare che il club possa affrontare l’investimento da solo.
Lo schema passerà quasi certamente dalla partnership con una Sgr, società di gestione del risparmio. In pole-position, vista l’operazione che ha avviato con la Juventus, c’è senz’altro Beni Stabili. A quel punto il Milan potrebbe affidare l’incarico per la costituzione di un Fondo comune di investimento immobiliare, finalizzato allo sviluppo del progetto dello stadio. A sua volta la Sgr si adopererà per reperire le risorse finanziarie necessarie al Fondo, sia andando sul mercato alla ricerca di investitori terzi, sia mediante ricorso ad indebitamento finanziario. Un sistema finanziario complesso, ma che rappresenta la strada più agevole.
This post was last modified on 24 Giugno 2014 - 00:12