L’harakiri è compiuto: Balotelli stecca il match decisivo contro l’Uruguay e l’Italia torna a casa sconfitta. Dopo un esordio favoloso e da protagonista infatti Mario fatica a diventare Super e sono molte le sue responsabilità in questo incredibile epilogo che vede gli Azzurri eliminati da un girone che sembrava già superato dopo la prima gara contro l’Inghilterra. Non solo gli italiani puntavano su di lui. Unico vero top player rossonero infatti, Balotelli era, perché forse non lo è più, l’indiziato numero uno in casa Milan in ottica cessioni: la sua illustre partenza, se le cose in Brasile fossero andate in modo migliore, avrebbe potuto aprire di fatto le porte ad un mercato finalmente di alto livello.
La società milanista, non è un segreto, auspicava in un gran Mondiale del suo numero 45 e, dopo il gol-partita firmato contro l’Inghilterra, in molti si sfregavano già le mani immaginando già offerte faraoniche provenienti da tutta Europa per averlo. “L’Arsenal offre 37 milioni di euro, oppure 30 più il costaricano Campbell”, si è detto negli scorsi giorni. Sono bastate due sfide disastrose, l’eliminazione dell’Italia e i suoi consueti atteggiamenti da ragazzo svogliato e caratterialmente oscuro per rimescolare tutte le carte in tavola. Chi vorrebbe ora un attaccante “instabile, incapace di garantire equilibrio”, come lo ha definito lo stesso Prandelli, nella propria squadra? Già, incredibilmente scaricato anche dal CT che su di lui aveva puntato e costruito il progetto sportivo. Mario, per l’ennesima volta, ha deluso tutti, non solo le aspettative della dirigenza milanista, e ora cederlo per fare cassa sarà quasi una “mission impossible”.
E, a proposito, non si sono fatte attendere le dichiarazioni di Arsène Wenger, tecnico dell’Arsenal, ieri presente a Natal proprio per analizzare la prestazione del bomber italiano: “Non siamo interessati a Balotelli”, ha detto. Parole che lasciano il tempo che trovano, che hanno magarti lo scopo di abbassare le pretese economiche rossonere. Ma è indubbio che il valore di SuperMario, dopo il flop Mondiale, sia irrimediabilmente crollato. E così il disastro azzurro rischia di rivelarsi una lama a doppio taglio per il Milan: in caso di cessione, ora come ora improbabile, il club di via Aldo Rossi 8 potrebbe solo sognare quelle cifre sfarzose utili ad aprire scenari di mercato incredibili. La seconda ipotesi, quella più papabile, prevede la sua permanenza in rossonero, tra gli scetticismi della società e il malcontento dei tifosi.
Ma anche quello di Balotelli stesso, il quale proprio oggi si è sfogato su Instagram manifestando il suo malessere nel nostro Paese: “Siamo usciti e date tutta a me la colpa solo perché ho sbagliato un gol. Voi che mi scaricate siete italiani veri? In Africa sono più avanti rispetto a qui”. Segnali insomma che presuppongono un’insofferenza probabilmente reciproca.