La Nazionale ghanese, a poche ore dal match decisivo di ieri contro il Portogallo, era stata scossa dall’allontanamento di Sulley Muntari e Kevin Prince Boateng, rei di esser venuti alle mani in allenamento prima di avere un alterco col tecnico e con uno dei membri del suo staff. Alterco che è stato smentito dai diretti interessati, professatisi innocenti, oltre che grandi amici.
Dopo la sconfitta contro i lusitani di Cristiano Ronaldo, e la conseguente eliminazione dalla rassegna iridata, il ct delle Black Stars, Kwesi Appiah, ha spiegato le motivazioni della doppia sospensione: “La decisione di mandare a casa i due giocatori è stata presa per motivi disciplinari. Non possiamo pensare al singolo giocatore, bensì dobbiamo considerare il bene della squadra. La decisione, in ogni caso, non è stata presa la mattina prima della partita, ma è una scelta che abbiamo fatto il giorno prima. Se si vuole costruire una squadra, si devono fare le cose correttamente“.
A chi gli ha chiesto se l’esclusione di Boateng (Muntari era comunque squalificato, ndr) abbia influito sul risultato, Appiah ha risposto: “Non credo che questa scelta abbia avuto un impatto sul gioco. Abbiamo avuto alcune occasioni, ma non siamo riusciti a convertirle in gol. Volevamo fare la partita indipendentemente da ciò che sarebbe successo fra gli Stati Uniti e la Germania“.