Milan-Spalletti: si stringe. La prima pagina de La Gazzetta dello Sport, stamane, propone un primo piano di grande rilievo in merito alla panchina rossonera dell’anno prossimo. Nello scorso weekend ci sono stati nuovi, frequenti contatti tra il tecnico toscano ed Adriano Galliani, dove è stato fatto un significativo passo avanti: si è parlato anche di temi tecnici, soprattutto ha iniziato a prendere forma il possibile staff che verrà (considerato che nelle tradizioni del club c’è sempre spazio per figure interne). Ma resta il nodo buonuscita.
La società rossonera si sta muovendo sottotraccia, per addolcire e non infastidire lo Zenit, “padrone” del destino di Spalletti. Se sarà Milan, la squadra russa dovrà scendere a compromessi, visto il contratto in essere da 4 milioni fino al 2015; lo stesso allenatore non potrà chiedere più di 2.5 milioni a Berlusconi, considerato che l’esonerato sicuro Clarence Seedorf andrà stipendiato fino al 2016. E’ presto per parlare di affare in dirittura di arrivo, ma il Milan ha scelto Spalletti, il quale raffredda le piste italiane nei colloqui con i suoi interlocutori ma intanto prepara il ritorno. Attenzione però, perché c’è anche la Juventus sulle tracce di Luciano, anche se i bianconeri sono destinati a rimanere sempre secondi, sperando nella ritirata del Diavolo, nettamente favorito. Annusato il possibile “sgambetto”, il Milan non è stato a guardare e ha chiamato niente meno che Antonio Conte, alla ricerca di una nuova sfida (“aspetto offerte intriganti, come la Juve di 3 anni fa: ricostruire con la voglia ma non l’obbligo di vincere“). Le dichiarazioni si sposano con il progetto rossonero, ma la “bomba” di Tuttosport viene smentita dai diretti interessati. Nelle scorse ore era circolato anche il nome di Jorge Jesus del Benfica, ipotesi presto raffreddata.
Scendono le quotazioni di Montella, Inzaghi e Donadoni. In ogni caso si deciderà dopo le elezioni del 25 maggio. Nei prossimi giorni Milan e Spalletti si sono promessi di risentirsi, potrebbe bastare poco per sbloccare e definire la trattativa. Le alternative non mancano, anzi aumentano: vietato abbassare la guardia.
This post was last modified on 13 Maggio 2014 - 16:11