E’ quasi solo una questione di soldi, ma anche di principio. Seedorf sa bene di essere spacciato, ha appreso da tempo, ovviamente senza capacitarsene, le intenzioni del Milan ma vuole andarsene con dignità: l’olandese, scrive stamane il Corriere dello Sport, ha chiesto un faccia a faccia con Silvio Berlusconi, e lo sta ancora attendendo invano. Seedorf vorrebbe affrontare il Presidente con rispetto e decisione, ma probabilmente sarà costretto ad andarsene in silenzio: in ogni caso, non molla di un millimetro sulle condizioni del divorzio.
Il Milan propone una risoluzione consensuale, ovvero pagarlo non più della metà (2.5 milioni netti) di quello che gli spetterebbe di diritto fino al 2016 (10 milioni di euro lordi). Una proposta ingiusta e senza logica per Seedorf, che al contrario chiede semplicemente di essere stipendiato come da accordi, nemmeno 5 mesi fa. Si fa largo la via della buonuscita: un danno contenuto per i rossoneri ed un piccolo sacrificio per Clarence, insomma. Ma attenzione: sempre secondo il CorSport, l’ex numero 10 potrebbe pretendere anche un risarcimento danni morale dopo che la sua immagine è stata in qualche modo contaminata da una vicenda che ha dell’assurdo. Ieri, racconta La Gazzetta dello Sport, Galliani è rimasto a lungo nell’ufficio del legale di Seedorf, Leandro Cantamessa: niente di buono, le distanze rimangono pressoché abissali e non c’è traccia di un punto d’incontro. Oggi è previsto un nuovo round tra i legali, forse solo via mail.
Vorrebbero tutti uscire vincitori, hanno tutti fretta. Il Milan, infatti, vorrebbe far coincidere l’annuncio ufficiale di Inzaghi (domani ad Arcore con ogni probabilità arriverà la firma) entro il prossimo 6 giugno, giorno in cui Berlusconi è atteso per la prima visita presso la nuova sede Casa Milan, mentre Seedorf vorrebbe volare in Brasile, commenterà il Mondiale per la BBC, libero di guardarsi attorno e trattare con chiunque.