Giochiamo coi numeri del futuro: ecco le prime elezioni rossonere

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Collabora con La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Mentre scrivo, le urne sono ancora aperte: si vocifera che il Movimento 5 Stelle abbia fatto davvero il botto, ma non è ancora nulla di attendibile. Quel che è certo è che Silvio Berlusconi, sabato pomeriggio in piazza Duomo, ha ribadito ancora una volta: “Tornerò ad occuparmi di Milan dopo le elezioni“. Chiaro ed inequivocabile, agli occhi e alle orecchie di tifosi e addetti ai lavori. “Divertiamoci”, allora, ad ipotizzare il futuro: immaginiamo ciò che potrà succedere da qui a pochi giorni, a partire dall’incontro annunciato con Clarence Seedorf.

Le varianti, in questo caso, non possono che essere tre: diamo al 50% le possibilità che il vis-à-vis col tecnico porti a un addio senza buonuscita, uno strappo che porterebbe via Aldo Rossi a corrispondere al tecnico fino all’ultimo centesimo, un po’ come succederà fino al 30 giugno con Allegri; 35 su 100 le ipotesi di una conferma, tutte e 35 legate all’attuale stato di forte spending review, ma sarebbe da capire il futuro equilibrio sportivo; resta il 15% di speranze che l’incontro porti a un accordo, al momento utopia pura.

Per questo, basiamoci sul futuro più probabile, ovvero l’addio a Seedorf e il necessario ingaggio di un nuovo tecnico: l’Italia resta in vantaggio sul resto del mondo, se non altro per quello che ci racconta la storia rossonera. Tutte le strade interne portano a Roberto Donadoni, a cui non possiamo dar meno del 70%: aziendalista e piuttosto esperto, sarebbe la scelta ideale per un gruppo che partirà da un livello medio nella prossima stagione. Pippo Inzaghi, fortemente in ribasso, si attesta al 20%; 10%, infine, per lo “sceicco” Luciano Spalletti.

Sul fronte stranieri, tutte le strade portano a Siviglia: Unai Emery è il favorito numero uno di questa speciale classifica e lo sarà almeno fino a martedì. Domani, infatti, il presidente José Castro è certo che il suo tecnico firmerà il prolungamento del contratto: “Resterà con noi almeno per un altro anno. È normale che un allenatore possa aspirare a qualcosa di più, ma lui qui sta bene“. Un 10% per simpatia va a Jorge Jesus, tecnico del Benfica, ma il rischio di un nuovo Fatih Terim al momento sembra davvero troppo alto.

E poi ci sono le possibili percentuali sull’andamento del mercato estivo, sulla durata della cogestione Barbara-Galliani, sulla resistenza del tifo: già lunedì scorso, durante la presentazione di Casa Milan, un gruppo di ultras provenienti da Vicenza hanno fatto sentire la loro voce. E la realtà è che potrebbe essere solo l’inizio. Su questo non ci piove. 100%.

Twitter: @Chrisbad87

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