Sarà un divorzio tutt’altro che consensuale e indolore, quello tra Clarence Seedorf ed il Milan. Il club rossonero ha già deciso da tempo di dare il benservito al tecnico olandese, chiamato a gennaio a togliersi gli scarpini da calcio per correre al capezzale rossonero ed ora inviso a tutta la dirigenza di via Aldo Rossi, con in testa il presidente Berlusconi, che tanto fortemente lo aveva voluto sulla panchina del suo club. Eloquente il titolo di un pezzo de La Stampa odierna: “Dal triplo menu ai ritardi. Seedorf, troppi eccessi e mezza squadra in fuga“. Tante piccole cose che hanno fatto indispettire la società, da sempre abituata a gestire tutto con precisione maniacale, a cominciare dall’allenatore. Cosa a cui Seedorf, più o meno volontariamente, si è sempre opposto in questi mesi meneghini.
La situazione è delicatissima: il Milan aspetta di risolvere la questione Seedorf per poter annunciare il nuovo allenatore, quel Filippo Inzaghi, tanto voluto da Adriano Galliani. Il problema essenziale, secondo quanto riporta stamane la Gazzetta dello Sport, sta nel fatto che le due parti in causa non si parlano direttamente, ma solo attraverso gli avvocati. Ieri il legale della società rossonera, Leandro Cantamessa ha ricevuto nel suo studio l’agente di Seedorf, Deborah Martins, per iniziare ad imbastire una “trattativa” finalizzata alla ricerca di una soluzione che accontenti tutti.
Il Milan spinge per la risoluzione consensuale, ma Seedorf non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro e “pretenderà” di essere esonerato, in modo tale da percepire l’oneroso stipendio da 2.5 milioni annui fino al 2016. Secondo la Rosea, nei prossimi giorni la Martins tornerà da Cantamessa con le sue proposte e, solo dopo la risoluzione di questo intricato caso, il Milan potrà pensare al futuro, dando inizio all’era targata Filippo Inzaghi.
This post was last modified on 28 Maggio 2014 - 12:52