In questa disastrosa annata, un preoccupante dato emerge spulciando le statistiche: i 48 gol subiti rappresentano infatti un nuovo (negativo) record per il Milan da quando la Serie A è stata allargata a 20 squadre. Analizzando i freddi numeri, si scopre, inoltre, che i rossoneri non avevano mai superato, sempre dal 2004/2005, quota 40.
La causa è da trovarsi indubbiamente nella qualità del reparto difensivo: nel 2004-2005, i gol subiti dal Milan furono 28 e la difesa era composta da giocatori del calibro di Maldini, Nesta, Cafu, Stam, Kaladze, Jankulovski e dall’esperienza di Costacurta. Nel 2005-2006 i palloni che Dida raccolse dal sacco furono leggermente superiori, ossia 31, la difesa rimase pressoché invariata. Nel campionato 2006/2007 (annata che si concluse con la vittoria di Atene contro il Liverpool) furono ben 36 le reti subite dal Diavolo, la difesa vide la partenza di Stam e gli arrivi dell’esperto Favalli e di Massimo Oddo, quest’ultimo durante la sessione invernale. Nell’annata successiva, il Milan si piazzò 5° concludendo il torneo con un passivo di 38 reti, il reparto difensivo che vide l’addio di Costacurta. Nel 2008-2009 i rossoneri subirono 35 reti, la difesa vide le partenze di Cafu, per ritiro, Oddo, ceduto in prestito al Bayern Monaco, e gli arrivi di Senderos, in prestito con diritto di riscatto dall’Arsenal, e di Zambrotta. Nel 2009-2010, anno del 4-2 e fantasia di Leonardo, il Diavolo subì 39 reti, la difesa vide l’addio di Maldini, il mancato riscatto di Senderos, l’acquisto di Thiago Silva, dal Fluminense, il ritorno definitivo alla base di Abate ed il rientro di Oddo.
Il resto è storia recente. Nel 2010-2011 (anno dell’ultimo scudetto rossonero) il Milan subì soltanto 24 reti, soprattutto grazie alla ritrovata solidità data dallo strepitoso duo formato da Thiago Silva ed Alessandro Nesta ben coadiuvati dal lavoro sulle fasce di Zambrotta, Abate, Antonini, Jankulovski ed Oddo. Nel 2011-2012 il Diavolo subì 30 reti (non tante ma nettamente superiori rispetto alle 20 subite dalla Juventus che si laureerà poi campione d’Italia), la difesa vide l’addio di Jankulovski ed Oddo e l’arrivo, a parametro zero, di Mexes. Giungiamo così alla scorsa annata, quando la difesa rossonera subì un vistoso indebolimento dovuto alla cessione di Thiago Silva, rimpiazzato non adeguatamente con l’arrivo di Cristian Zapata; oltre alla partenza di Zambrotta ed all’acquisto di Constant e dall’utilizzo, in pianta stabile, di De Sciglio con la Prima squadra: il Diavolo subì 26 reti nel solo girone d’andata, ma nella seconda parte di stagione Allegri riuscì a dare alla retroguardia rossonera un eccellente equilibrio chiudendo l’annata con 39 gol subiti. La solidità difensiva del Milan, trovata nel girone di ritorno della scorsa annata, si è però sciolta come neve al Sole fin dall’alba della stagione che domani vedrà l’ultimo atto andare in scena: nel solo girone d’andata, sono stati ben 30 i palloni raccolti in fondo al sacco dai vari Abbiati,Gabriel e Amelia. Con gli arrivi di Adil Rami (determinante sulle palle alte) e di Clarence Seedorf, al posto dell’esonerato Allegri, le statistiche sui gol incassati hanno subito un netto miglioramento: sono infatti “solo” 18 le reti subite dai rossoneri nelle ultime 17 partite. Un passivo, quando mancano gli ultimi ’90 minuti al termine del campionato, di 48 reti: dato negativamente esorbitante.
Per trovare un dato così negativo nella storia del Diavolo, dobbiamo tornare al lontanissimi 1955-1956 quando furono proprio 48 i gol subiti ( in 34 partite) dall’allora portiere rossonero Lorenzo Buffon. A Clarence Seedorf (o comunque al prossimo tecnico del Diavolo) l’arduo compito di restituire al Milan solidità difensiva.
This post was last modified on 18 Maggio 2014 - 20:02