Alessandro Matri ed il 2013-2014 proprio non sono riusciti ad andare d’accordo. Una stagione in salita fin dalle prime battute al Milan dove la palla proprio non voleva sentirne di entrare. Poi il passaggio alla Viola per il tanto agognato riscatto, che tuttavia non è arrivato nonostante le quattro marcature all’attivo contro l’unica siglata in maglia rossonera (nella sconfitta del Diavolo a Parma dell’ottobre scorso).
Un rapporto che sembra oramai incrinato quello di Alessandro con la tifoseria della squadra gigliata, come dimostrato anche dalla bordata di fischi che ha accompagnato la sua uscita dal campo nella sconfitta di martedì della “sua” Fiorentina contro il Sassuolo in casa per 4 a 3. Partenza stentata a Milanello ed arrivo al traguardo altrettanto in salita a Firenze. Una stagione nera che va messa agli archivi il prima possibile per poi tornare a Milanello a metà estate in forma per il ritiro che dovrà sancire la sua definitiva consacrazione in quella che è la sua squadra del cuore, quel Milan che per lui ha investito 12 milioni di euro la scorsa estate. Un Milan che sull’ investimento-Matri ha voglia di puntare ancora, e a ragione.
L’approdo di Ale sulla sponda rossonera del Naviglio, lo ricordiamo, fu motivato dall’assenza forzata di Pazzini per i primi 5 mesi del 2013-2014 per il recupero dall’intervento al ginocchio avvenuto subito dopo il termine della stagione scorsa. A fine estate Adriano Galliani concesse ai tifosi rossoneri un bis di regali, il ritorno di Kakà e l’arrivo di Ale, appunto. Un attacco che con i due nuovi innesti sembrava essere diventato irresistibile, ma che qualche giornata di campionato più tardi si capì essere solamente un reparto meglio assortito in una squadra che nel complesso faceva fatica a decollare.
Una delusione, quella di Firenze di Ale, che dà al Milan l’opportunità di averlo in rosa per il prossimo anno. Un’alternativa in più per l’attacco. Con o senza Balotelli.
This post was last modified on 8 Maggio 2014 - 14:35